Bari, ambulanza usata per trasportare una lavatrice: è polemica

Il video, diventato virale in poche ore, è stato pubblicato sui social dal deputato Francesco Emilio Borrelli e sta rapidamente facendo il giro del web.

Bari, ambulanza usata per trasportare una lavatrice: è polemica

Un’ambulanza trasformata in furgone per il trasporto di una lavatrice: è questa la scena surreale immortalata in un video che in poche ore ha fatto il giro del web, scatenando polemiche e indignazione. Il filmato, pubblicato con tono goliardico sui social da un noto rivenditore di elettrodomestici napoletano, mostra un operatore di una società privata mentre carica una lavatrice all’interno della cabina dell’ambulanza, proprio nello spazio normalmente riservato alla lettiga e alle attrezzature salvavita.

L’episodio, accaduto davanti alla sede del rivenditore in provincia di Bari, ha suscitato l’immediata reazione dell’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, da anni impegnata nella tutela del personale sanitario e nel contrasto agli abusi nell’ambito del soccorso. La denuncia è stata rilanciata anche dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, attraverso un post sulla propria pagina Facebook, accompagnato da un duro commento contro l’uso improprio di un mezzo di emergenza.«Si tratta di un fatto gravissimo», ha dichiarato il dottor Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione.

Un’ambulanza, anche se di proprietà di una società privata, resta a tutti gli effetti un mezzo di soccorso e deve essere operativo e disponibile in qualsiasi momento. Può essere fermata in strada per un’emergenza da parte delle forze dell’ordine o di semplici cittadini. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione dalla centrale operativa del 118, è tenuta a prestare assistenza e trasportare il paziente al pronto soccorso indicato. In questo contesto, l’idea che a bordo ci sia una lavatrice è non solo assurda, ma potenzialmente pericolosa».

Ruggiero ha ricordato come episodi del genere non siano purtroppo nuovi. «In passato ci siamo trovati davanti a casi altrettanto assurdi, come quello di un’ambulanza utilizzata per il trasporto di una motocicletta. È inaccettabile. Continueremo a denunciare pubblicamente queste violazioni e a chiedere maggiori controlli e sanzioni per chi utilizza impropriamente i mezzi destinati alla salute pubblica».

La vicenda riaccende i riflettori su un problema spesso sottovalutato: la gestione opaca e talvolta superficiale di alcune società private che operano nel settore del soccorso sanitario. Mentre le ambulanze dovrebbero essere simbolo di affidabilità e prontezza, diventano – in certi casi – strumenti per fini tutt’altro che compatibili con la loro missione.

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