“Sono orgoglioso di lui”. Con queste poche e sentite parole, il padre del bambino di 11 anni ha raccontato l’orgoglio per il coraggio e la prontezza del figlio, che venerdì scorso ha salvato la nonna da un attacco epilettico mentre si trovavano da soli in casa, ad Arezzo. Una situazione bruttissima, che avrebbe potuto gettare nel panico chiunque, figuriamoci un ragazzino.
E invece lui no: ha mantenuto la calma, ha fatto memoria di ciò che aveva imparato a scuola durante un corso di primo soccorso e ha agito con lucidità, rivelandosi un vero piccolo eroe. Secondo quanto ricostruito dai genitori, il bambino si trovava in casa quando si è accorto che la nonna, uscita in giardino, aveva iniziato a tremare e sussultare in preda a una crisi epilettica. Senza esitare, è corso da lei e l’ha aiutata ad adagiarsi su un fianco, la posizione di sicurezza per chi è colpito da convulsioni, proprio come gli avevano insegnato.
Poi ha chiamato subito il padre per avvisarlo della situazione. Subito dopo ha cercato aiuto tra i vicini, ma quando si è reso conto che nessuno era in casa, ha preso il telefono e composto il numero di emergenza 112, sapendo che quello è il numero unico attivo anche ad Arezzo. Dalla centrale operativa, gli operatori lo hanno guidato passo dopo passo: “Metti la nonna su un fianco, coprila con una coperta”, gli dicevano. E lui, senza farsi prendere dall’agitazione, ha eseguito ogni istruzione con calma e precisione.
A un certo punto una donna, passando per strada, si è accorta della scena e ha provato a intervenire. Ma, sopraffatta dall’ansia, ha faticato a comunicare con i soccorritori. “Ci ripassi il bimbo, è molto più collaborativo”, hanno detto gli operatori, colpiti dalla lucidità del piccolo. Poco dopo è arrivata l’ambulanza, che ha trasportato la nonna in ospedale per accertamenti. Fortunatamente, l’intervento tempestivo del nipote ha fatto la differenza.
Dopo le cure del caso, la donna è stata dimessa e ha potuto fare ritorno a casa, riabbracciando il suo piccolo salvatore. Una storia a lieto fine, ma anche un esempio concreto dell’importanza di formare fin da piccoli i cittadini di domani. “Ha saputo affrontare qualcosa che metterebbe in difficoltà molti adulti. Ha avuto sangue freddo, lucidità e tanto cuore”, ha concluso il padre con emozione.