Il mondo dello spettacolo italiano piange la scomparsa di Antonello Fassari, deceduto a 72 anni. Attore poliedrico e amatissimo dal pubblico, Fassari ha saputo attraversare decenni di televisione, cinema e teatro, conquistando il cuore degli spettatori con il suo talento, il suo carisma e una naturale inclinazione comica che lo ha reso un volto familiare e amatissimo.
Nato nel 1952, Antonello Fassari si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico nel 1975, iniziando una carriera solida e trasversale. Dopo i primi anni trascorsi sui palcoscenici teatrali, è stato il piccolo schermo a regalargli la popolarità, grazie a trasmissioni satiriche e di culto come “Avanzi“, che hanno segnato la televisione degli anni ’90.
Negli anni ha interpretato ruoli memorabili in molte fiction e film, ma è con il personaggio di Cesare Cesaroni, l’oste burbero ma dal cuore d’oro della fortunatissima serie “I Cesaroni” (2006-2014), che è entrato nell’immaginario collettivo. Accanto a Claudio Amendola e Max Tortora, Fassari ha contribuito al successo di una delle serie più amate della televisione italiana.
Oltre alla televisione, Fassari ha avuto una lunga carriera anche al cinema. Ha recitato in pellicole come Selvaggi (1995), Romanzo criminale (2005), Suburra (2015) e La mossa del pinguino (2014), diretto proprio dall’amico Claudio Amendola. È stato anche regista, nel 2000, del film Il segreto del giaguaro, interpretato da Piotta, dimostrando una creatività che andava oltre la recitazione.
A teatro, sua grande passione, ha portato in scena nel 2004 una personale rilettura de La ricotta di Pier Paolo Pasolini al Festival di Todi, confermando la sua profondità culturale e artistica.
Oltre all’attore, il pubblico ha sempre percepito in Fassari una personalità autentica, mai sopra le righe. Tifoso della Roma, nel 2020 era stato premiato con un riconoscimento speciale al Premio Sette Colli Romanisti. Dal 1982 al 2005 è stato sposato e ha avuto una figlia.