Dopo l’intensa scossa di terremoto che nella notte ha fatto tremare la zona dei Campi Flegrei, la popolazione fa i conti con la paura e le conseguenze del sisma. La scossa, di magnitudo 4.4, ha seminato il panico tra i residenti, costringendo molte persone a trascorrere la notte all’aperto, nelle auto o nelle strade, per timore di ulteriori movimenti tellurici.
I danni sono ingenti e diffusi: diverse abitazioni hanno riportato crepe nei muri, numerose auto sono state danneggiate dalla caduta di calcinacci e, in un episodio particolarmente bruttissimo, il campanile della storica chiesa di Sant’Anna a Bacoli ha anche subito dei danni. Purtroppo, si segnalano anche diversi contusi a causa del sisma. Una persona è rimasta coinvolta nel crollo di una controsoffittatura ed è stata trasportata d’urgenza dal personale del 118 all’ospedale Fatebenefratelli.
Fortunatamente, dopo le cure necessarie, è stata dimessa con lievi escoriazioni. Altre cinque persone si sono recate autonomamente al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, tre delle quali lamentavano oppressione al petto dovuta allo spavento e sono state dimesse dopo gli accertamenti. Tra i contusi, anche un bambino di 5 anni proveniente dall’area di Cavalleggeri, che ha riportato contusioni causate da schegge di vetro. Il piccolo è stato immediatamente trasferito all’ospedale Santobono per ricevere le cure necessarie.
Un altro caso riguarda una donna residente in via Pigna, che ha riportato una ferita all’occhio a seguito della rottura di un vetro. Anche lei si è recata autonomamente in ospedale per ricevere assistenza medica. Infine, cinque persone hanno raggiunto l’ospedale San Paolo: quattro di loro presentavano sintomi legati alla paura, come tachicardia e difficoltà respiratorie, e sono state dimesse dopo i controlli.
Un’altra persona ha invece riportato un trauma al gomito, rendendo necessario un intervento medico più approfondito. Mentre la terra continua a tremare con scosse di assestamento, le autorità monitorano la situazione e invitano la popolazione alla massima prudenza, mentre si fa la conta dei danni e si valutano eventuali misure di emergenza per le aree più colpite.