Un tragico episodio sul posto di lavoro ha avuto luogo venerdì 7 marzo a Leinì, in provincia di Torino, dove un operaio di 35 anni ha riportato gravi ferite dopo essere precipitato dal tetto di un capannone in ristrutturazione.
La vittima, un cittadino egiziano, stava svolgendo lavori di installazione di un’impalcatura quando è caduto da un’altezza di circa 10 metri. Nonostante il rapido trasporto all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, le sue condizioni sono risultate troppo gravi per poterle stabilizzare e così l’uomo ha perso la vita.
I colleghi che hanno soccorso l’operaio e lo hanno trasportato in ospedale hanno riferito ai sanitari che l’uomo si era infortunato in un sinistro domestico. Tuttavia, le ferite riportate erano evidenti e compatibili con una caduta dall’alto, il che ha suscitato il sospetto tra i medici, i quali hanno immediatamente messo in discussione la versione fornita dai colleghi dell’uomo.
Il personale ospedaliero ha sollevato dubbi sulla veridicità della dichiarazione e ha avviato una serie di verifiche per chiarire la dinamica del sinistro. Secondo le indagini iniziali condotte dai carabinieri della compagnia di Venaria Reale, l’operaio stava lavorando sul tetto di un capannone in ristrutturazione in via Agnelli 20 quando ha improvvisamente perso l’equilibrio ed è precipitato da un’altezza di circa 10 metri.
Le cause della caduta sono ancora oggetto di accertamenti, ma si ipotizza che il cedimento della struttura su cui l’uomo stava operando possa aver provocato il volo improvviso. L’operaio stava svolgendo lavori di installazione dell’impalcatura, un’attività che richiede il rispetto di rigorose misure di sicurezza.
Le forze dell’ordine hanno avviato un’inchiesta per ricostruire con precisione quanto accaduto e per verificare se siano state rispettate tutte le normative di sicurezza sul posto di lavoro. Anche i tecnici dello Spresal dell’Asl To4 sono intervenuti per controllare la conformità alle norme di sicurezza in cantiere.
La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per indagare su eventuali responsabilità, con il coordinamento del pubblico ministero Ludovico Bosso. I vigili del fuoco hanno utilizzato un drone per raccogliere immagini ad alta risoluzione dell’area del cantiere, al fine di analizzare con maggiore precisione la situazione senza esporre il personale a pericoli. Questo strumento tecnologico ha permesso di ottenere immagini dettagliate che saranno utili per comprendere meglio le circostanze dell’acca