Un matrimonio da sogno si è trasformato in un incubo per una coppia di sposi a Siena, che si è vista costretta a fare i conti con una serie di disservizi durante il loro tanto atteso ricevimento. La società di catering incaricata di gestire l’evento è stata condannata a risarcire gli sposi con una somma di 16.000 euro per inadempimento contrattuale, a causa delle gravi mancanze durante il giorno più importante della loro vita.
Il 10 settembre 2022, la coppia aveva organizzato il loro matrimonio in una suggestiva location tra le colline senesi, con l’intenzione di offrire agli invitati un’esperienza memorabile, arricchita da un menù accuratamente selezionato e concordato con la società di catering, per il quale avevano anche pagato in anticipo. Tuttavia, le aspettative sono state rapidamente disilluse quando, durante il ricevimento, diversi disservizi hanno rovinato il loro giorno speciale.
Tra i problemi principali, gli sposi hanno dovuto fare la spesa al supermercato per acquistare l’acqua, dimenticata dalla società di catering. Il tanto atteso antipasto, che avrebbe dovuto essere servito in otto portate, è stato distribuito solo a due tavoli, lasciando gli altri ospiti senza.
I primi piatti sono arrivati con un considerevole ritardo, mentre i menù speciali per vegani e celiaci, preannunciati in fase di prenotazione, non sono stati preparati. Inoltre, i camerieri, invece di indossare le divise formali concordate, si sono presentati con abiti casual, aggravando ulteriormente la delusione degli sposi e degli invitati. Lo stress accumulato durante il ricevimento ha avuto gravi conseguenze sulla sposa, che ha accusato un malore, un episodio che ha ulteriormente minato il buon esito di una giornata che avrebbe dovuto essere di felicità e celebrazione.
Dato il disagio subito, la coppia ha deciso di intraprendere un’azione legale, chiedendo un risarcimento adeguato per i disagi causati e per il mancato rispetto dell’accordo. Il tribunale di Siena, dopo aver esaminato il caso, ha accolto la richiesta degli sposi, condannando la società di catering a risarcire un importo di 9.400 euro per inadempimento contrattuale. A questa cifra si sono aggiunti ulteriori 6.600 euro per danni morali e spese legali, portando il totale del risarcimento a 16.000 euro. La giudice Cristina Cavaciocchi ha definito il comportamento della società di catering come “immotivato” ed “eccessivo“, considerando le mancanze come gravi e ingiustificabili, soprattutto in un evento tanto significativo come un matrimonio.