LANCIANO – Proseguono le indagini sul decesso di Andrea Prospero, il giovane studente di Informatica trovato senza vita in un B&B nel centro di Perugia. Il padre Michele e la sorella gemella Anna, accompagnati dagli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli, hanno incontrato il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini per fare il punto sull’inchiesta.
La famiglia continua a chiedere chiarezza sulle circostanze della disgrazia, ribadendo i propri dubbi e la convinzione che dietro il decesso del ragazzo possano esserci responsabilità di terzi. “Non abbiamo trovato un minimo segno, nessuna lettera, niente di niente. Andrea è sempre stato un ragazzo riservato, parlava poco anche con noi, ma era una persona corretta e rispettosa della legalità. Sono convinto che non si sia tolto la vita, ma che possa essere stato ucciso“, ha dichiarato il padre del 19enne ai microfoni di Chi l’ha visto?.
Il recupero dei dati dal computer di Andrea
Uno degli elementi chiave dell’inchiesta riguarda il computer portatile del giovane, inizialmente ritenuto inutilizzabile perché gravemente danneggiato dopo essere rimasto sotto il corpo di Andrea per cinque giorni. Tuttavia, gli esperti della Polizia Postale sono riusciti a recuperare la scheda madre e parte del contenuto del dispositivo. I file presenti saranno ora affidati a una società specializzata, incaricata di condurre un’analisi approfondita per individuare eventuali elementi utili alle indagini.
Attesa per i dati dei cellulari e l’esito della perizia tossicologica
Un altro tassello fondamentale dell’inchiesta riguarda i telefoni cellulari ritrovati all’interno del monolocale di via Del Prospetto. Gli inquirenti attendono entro la prossima settimana la trascrizione dei dati estratti dai dispositivi, che potrebbe fornire dettagli decisivi per ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo. Parallelamente, nei prossimi giorni sarà depositata la perizia medico-legale, con i risultati degli esami tossicologici.
Gli accertamenti dovranno chiarire il quantitativo di farmaci eventualmente assunto da Andrea e stabilire se il suo decesso sia compatibile con un gesto volontario o se vi siano altre ipotesi da considerare. La famiglia continua a chiedere risposte e si dice pronta a intraprendere tutte le azioni necessarie affinché venga fatta luce su questa disgrazia vicenda.