Un episodio che ha dimostrato il valore della prontezza e della lucidità in situazioni di emergenza è avvenuto lo scorso 13 febbraio 2025 su un autobus Flixbus in viaggio da Lugano verso la Spagna. Un ragazzo di 13 anni, che viaggiava con il padre, è stato colto da una grave crisi respiratoria.
Fortunatamente, l‘autista Isabel Benavides, 47 anni, residente a Casale Monferrato e dipendente della compagnia Stat, ha avuto la prontezza di reagire immediatamente, salvando la vita al ragazzo grazie al suo intervento tempestivo. L’incidente è avvenuto all’altezza di Lugano, dove il giovane passeggero ha improvvisamente accusato difficoltà respiratorie. L’allarme è stato lanciato dal padre, che ha immediatamente cercato di capire la gravità della situazione.
Isabel Benavides, alla guida del mezzo, non ha perso tempo e si è prontamente avvicinata al ragazzino, mettendo in pratica le sue competenze di primo soccorso, eseguendo un massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Nel frattempo, un collega dell’autista ha contattato i soccorsi, ma l’intervento di Benavides è stato determinante nel mantenere il ragazzo stabile fino all’arrivo dei medici.
“So di aver salvato quel bambino. Sono felice per la riconoscenza che mi è stata espressa, ma d’altra parte non ho fatto che il mio dovere. L’avrei fatto per qualunque persona a bordo“, ha dichiarato l’autista. “Bisogna sempre restare lucidi e usare la testa“, ha aggiunto, sottolineando come la calma in situazioni estreme sia cruciale per gestire al meglio le emergenze. L’efficacia dell’intervento di Isabel Benavides ha suscitato anche il riconoscimento della compagnia Flixbus, che ha lodato il suo comportamento professionale e la prontezza di riflessi.
“L’attitudine spiccata al problem solving che Benavides ha dimostrato nella gestione di questo imprevisto rappresenta una dote preziosa nell’ambito della professione dell’autista“, ha affermato l’azienda. Si è trattato di una dimostrazione di competenza e dedizione che, secondo Flixbus, merita di essere valorizzata attraverso specifici percorsi formativi, soprattutto considerando la crescente popolarità degli autobus a lunga percorrenza come opzione di viaggio sia nazionale che internazionale.
Isabel Benavides, visibilmente commossa dalla vicenda, ha espresso anche il suo desiderio di rivedere il giovane passeggero e la sua famiglia su uno dei suoi futuri viaggi. “L’importante è che il bambino ora stia bene. Spero di riaverlo a bordo in futuro. Lo porteremo ovunque lui e la sua famiglia desiderano! Sarà un piacere“, ha detto con un sorriso. L’autista ha visto in questo salvataggio un’occasione per ribadire la centralità dell’umanità e della solidarietà nel proprio lavoro, testimoniando come il ruolo di autista non si limiti solo a un compito di trasporto, ma possa anche implicare la capacità di intervenire in momenti di grave bisogno.