Insulti omofobi su Facebook: nuova condanna per l’antropologa Nicolai

Maria Concetta Nicolai, 82 anni, docente in pensione con un passato nell'insegnamento scolastico e universitario, è stata nuovamente condannata per insulti omofobi pubblicati sui social.

Insulti omofobi su Facebook: nuova condanna per l’antropologa Nicolai

 Nuova condanna per diffamazione per Maria Concetta Nicolai, 82 anni, antropologa e storica abruzzese, ex docente di scuola e università, autrice di diversi libri, collaboratrice di riviste e membro di numerose associazioni culturali. Nonostante una precedente sentenza risalente a settembre 2022, la Nicolai aveva continuato a pubblicare sui social frasi volgari e offensive nei confronti di un 38enne di Spoltore, suo vicino di casa, alludendo pesantemente anche al suo orientamento di genere. L’82enne era già stata condannata ad agosto 2023 con decreto penale, ma aveva presentato opposizione, facendo così partire il processo di primo grado, che si è concluso con la condanna odierna. Il giudice Paola Mariani ha inflitto alla Nicolai sei mesi di reclusione e 5.000 euro di risarcimento in via definitiva alla parte civile. La pena è stata sospesa a condizione che l’imputata versi la somma alla parte lesa entro un anno.

Le frasi incriminate e il processo

All’origine della condanna ci sono numerosi post pubblicati dalla Nicolai sui social, nei quali attaccava ripetutamente il 38enne con epiteti diffamatori. Tra le espressioni più gravi riportate agli atti, la donna avrebbe definito il vicino “demente morto di fame, fallito nella vita sociale e persino nell’identità di genere, aggiungendo che era “necessario separarlo dal consesso civile e rinchiuderlo nel ghetto a cui lo condanna la sua diversità fisica e mentale”. Durante il processo, tra i testimoni ascoltati in aula, figuravano l’attuale sindaca e un ex sindaco di Spoltore, oltre a diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Un segnale dell’attenzione istituzionale e della gravità della vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica locale.

L’avvocata della parte civile: una campagna di rancore e omofobia

Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dall’avvocata Marina Prosperi, legale del 38enne vittima degli insulti: “Si è trattato di una vera e propria campagna di  e omofobia. Questa sentenza, con il riconoscimento di una pena importante, ha voluto colpire proprio questi atteggiamenti discriminatori. La prima condanna era stata di una semplice multa da 1.000 euro, mentre ora si è arrivati a sei mesi di reclusione: un salto significativo, che sottolinea la gravità delle azioni compiute dall’imputata.” La condanna di Maria Concetta Nicolai rappresenta un monito contro l’uso irresponsabile e offensivo dei social media, riaffermando il principio secondo cui la libertà di espressione non può trasformarsi in incitamento a rancore e alla discriminazione.

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