È arrivata l’ufficialità: il corpo rinvenuto ieri pomeriggio a Fosso Grande è stato identificato come quello di Rudy Cavazza, il giostraio romano di 54 anni, scomparso due mesi fa. Il corpo è stato trovato in un canaletto al confine tra Pescara e Spoltore, a meno di 30 metri dal punto in cui l’uomo era stato visto per l’ultima volta. La famiglia, assistita dall’associazione Penelope Abruzzo, ha deciso di nominare un perito di parte che seguirà da vicino l’autopsia, prevista nei prossimi giorni, per fare luce sulle cause del decesso.
Un ritrovamento che solleva interrogativi
Il corpo di Cavazza è stato scoperto in una zona isolata e fuori dai percorsi abituali, un dettaglio che ha portato gli inquirenti a non escludere alcuna ipotesi sulla sua scomparsa e sul decesso. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti del giostraio per capire se sia arrivato lì da solo o se qualcuno possa aver avuto un ruolo nella vicenda. Le forze dell’ordine stanno raccogliendo testimonianze e analizzando eventuali immagini di videosorveglianza per ottenere nuovi elementi utili alle indagini. L’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore, potrebbe fornire dettagli cruciali per comprendere le circostanze del decesso e chiarire se si sia trattato di un evento accidentale o di un caso che necessita di ulteriori approfondimenti.
La reazione della comunità e il strazio della famiglia
La conferma dell’identità del corpo ha profondamente scosso familiari, amici e l’intera comunità locale, che nelle scorse settimane si era mobilitata con appelli e ricerche per ritrovare Cavazza. L’associazione Penelope, da sempre impegnata nel supporto alle famiglie di persone scomparse, si è subito attivata per offrire assistenza e vicinanza ai parenti del giostraio in questo momento di grande dolore. Le figlie di Rudy, avvisate ufficialmente questa mattina, hanno espresso il loro sgomento e dolore, ringraziando chi si è impegnato nelle ricerche, ma chiedendo anche verità e giustizia su una vicenda che lascia ancora molte domande aperte. Molti residenti di Pescara e Spoltore ricordano Rudy non solo per la sua professione, ma anche per il suo carattere solare e la sua disponibilità nell’aiutare gli altri. Nei giorni successivi alla scomparsa, diverse persone si erano attivate per organizzare battute di ricerca nella speranza di trovarlo vivo. La notizia del suo decesso ha quindi suscitato un profondo senso di smarrimento e dolore.
Le indagini e gli sviluppi futuri
Le autorità competenti hanno aperto un’inchiesta per chiarire le cause e le modalità del decesso. Tra gli elementi sotto esame ci sono i referti medici, il luogo del ritrovamento e le testimonianze di chi ha avuto contatti con Cavazza prima della sua scomparsa. L’attenzione mediatica sulla vicenda è alta, e la speranza è che attraverso le indagini emergano nuovi dettagli che possano offrire alla famiglia le risposte che cerca. La comunità si stringe intorno ai parenti di Rudy, mentre restano aperti molti interrogativi su una vicenda che ha scosso profondamente il territorio.