Netflix domina lo streaming, ma il conto sale: il futuro dei prezzi in Italia è in bilico!

Nonostante Netflix rimanga il leader incontrastato dello streaming video, l'aumento dei prezzi nel Regno Unito lascia presagire possibili cambiamenti anche per il mercato italiano, dove qualità e costi stanno ridefinendo il panorama dei servizi digitali.

Netflix domina lo streaming, ma il conto sale: il futuro dei prezzi in Italia è in bilico!

Netflix continua a consolidare la sua posizione di leader nel mercato dello streaming video, nonostante alcune criticità evidenziate da Altroconsumo. Secondo l’analisi condotta dall’organizzazione, basata sui feedback di oltre 22.000 soci, la piattaforma di streaming ha ottenuto un punteggio di soddisfazione globale pari a 74 su 100, superando così concorrenti come Disney+ e Eurosport, che si attestano rispettivamente a 73 punti. Parallelamente, mentre Netflix si conferma primo in questo settore, emerge l’aumento dei prezzi nel Regno Unito, con la prospettiva che anche il mercato italiano possa seguirne l’esempio..

L’analisi di Altroconsumo ha evidenziato come, nonostante il calo generale della soddisfazione degli utenti per i servizi offerti dai provider di streaming, Netflix riesca a perdere meno terreno rispetto ai concorrenti. Il punteggio di 74, seppur al di sotto della fascia di “qualità ottima” (75-100), dimostra che la piattaforma riesce a mantenere una base solida grazie a una combinazione di contenuti originali, interfaccia intuitiva e continui investimenti in programmazione. Tra le cause del calo generale, Altroconsumo cita restrizioni nella condivisione degli account, aumenti dei prezzi e l’introduzione della pubblicità, elementi che hanno inciso sull’esperienza utente. Questi fattori, sebbene abbiano penalizzato l’apprezzamento globale, hanno comunque permesso a Netflix di mantenere la leadership nel settore, dimostrando la resilienza del modello di business e la fedeltà degli abbonati.

Nel frattempo, un’altra novità riguarda l’aggiornamento dei prezzi di Netflix nel Regno Unito. A seguito della recente variazione avvenuta a gennaio in mercati come Stati Uniti, Canada, Portogallo e Argentina, ora sono stati annunciati gli incrementi anche per gli utenti britannici. I nuovi listini vedono un aumento moderato: il piano Standard con pubblicità passerà da 4,99 a 5,99 sterline al mese (+1 sterlina), mentre il piano Standard senza pubblicità passerà da 10,99 a 12,99 sterline al mese (+2 sterline). Anche il piano Premium subirà un incremento, passando da 17,99 a 18,99 sterline al mese (+1 sterlina). Questi aumenti sono stati giustificati dall’esigenza di continuare a investire nella programmazione e di offrire maggior valore ai clienti, nonostante il rischio di un’ulteriore insoddisfazione da parte degli abbonati.

La questione che ora si pone è se e quando il mercato italiano subirà un simile adeguamento dei prezzi. In Italia, l’ultima variazione risale a ottobre dello scorso anno, quando Netflix ha introdotto la formula “utente extra con pubblicità”, permettendo agli abbonati di condividere il proprio account a un costo ridotto di 3,99 euro al mese rispetto ai 4,99 euro standard. Tuttavia, gli aumenti di ottobre – con il piano Standard con pubblicità passato da 5,49 a 6,99 euro, il piano Standard senza pubblicità da 12,99 a 13,99 euro e il piano Premium da 17,99 a 19,99 euro – non sono stati accolti favorevolmente da una parte degli utenti, che hanno cercato alternative tra la concorrenza.

Nonostante ciò, a livello globale Netflix ha chiuso l’ultimo trimestre con risultati notevoli: un incremento del 16% nei ricavi e un aumento del 15,9% degli abbonati, raggiungendo la soglia dei 302 milioni di unità. Questi numeri evidenziano la forza del servizio, ma fanno anche riflettere sulla sfida che i continui aumenti di prezzo possono rappresentare, soprattutto in mercati competitivi e sensibili come quello italiano. 

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