Il 2025 torna a far parlare italiano nell’ ambito delle capitali culturali europee, dopo il 2019 quando lo fù Matera per un anno intero ora tocca a Gorizia potersi fregiare di questo prestigioso titolo. E lo farà in modo particolare visto che la candidatura sin da subito è stata “congiunta” con Nuova Gorizia. Due città che in passato hann condiviso e diviso pagine di storia importanti a ridosso della seconda guerra mondiale.
Per l’ occasione non possono mancare i tributi in forma di francobolli, anche in questo caso assistiamo ad una “congiunta” realizzata tra l’ Italia e la Slovenia.
L’ emissione prevede un foglietto con due francobolli ordinari che in Italia come da programma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy saranno considerati come appartenenti alla serie tematica le Eccellenze del patrimonio culturale italiano.
Ciascuna vignetta, stampata per la parte italiana dall’ Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, raffigura un’opera architettonica delle città rappresentate e precisamente:
Gorizia – una veduta aerea del Castello, una fortificazione risalente al IX secolo, costruita sul colle che domina la città;
Nova Gorica – la facciata del Palazzo della Stazione, il più antico edificio pubblico della città che svetta su Piazza Europa, costruito nel 1906 a fini militari sulla linea di comunicazione ferroviaria Vienna-Trieste. In entrambe le vignette, in alto, a sinistra, è presente un’immagine stilizzata del mosaico pavimentale circolare di Piazza della Transalpina, sorto nel 2004 dopo la caduta del muro di Gorizia per indicare dal 1947 il confine tra l’Italia e la Slovenia.
I valori avranno un costo di 1,30 cadauno, pari alla tariffa Bzona1 utile alla spedizione di un primo porto per l’ Europa, con una tiratura di centomila-due foglietti, per un totale di duecentomila-quattro esemplari difrancobolli lavorati a cura del bozzettista Matias Hermo.
L’ omologo della Slovenia prevede per entrambi i valori una tariffa “C” (1,79 euro)