dramma nelle acque del Tirreno, precisamente nei pressi di Focene, nel Lazio, dove due pescatori, padre e figlio sono deceduti a seguito dell’affondamento del loro peschereccio. I due stavano avevano effettuata una battuta di pesca e stavano rientrando nel porto di Fiumicino, quando all’improvviso in serata sono stati colti da una tempesta, una burrasca molto forte che ha fatto affondare il natante.
L’imbarcazione, una vongolara di nome ‘7Fratelli’ dei Di Biase è stata sorpresa da fortissimi venti secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale e da nota della Guardia Costiera. Il natante sorpreso dalla burrasca non ha fatto in tempo a tornare in porto a Fiumicino e quindi a mettersi in acque sicure, per cui è stata colpita in pieno.
Sconcerto a Focene
“Condizioni del mare proibitive e scarsa visibilità. Questo lo scenario in cui questo pomeriggio è avvenuto il drammatico naufragio di un peschereccio lungo il litorale laziale. Recuperati dai mezzi intervenuti i corpi privi di vita dei due membri dell’equipaggio” – questo il comunicato della Guardia Costiera.
I deceduti sono Massimo Di Biase e suo figlio Claudio Di Biase, uno di 69 anni e l’altro di 29. Il giovanissino figlio di Massimo era uscito assieme al padre per andare a pescare ma purtroppo anche per lui non vi è stato nulla da fare. Claudio aveva pubblicato l’ultimo post su Instagram proprio domenica mattina alle 7:49: nella foto si vedono lui e il padre pronti a uscire a pesca sull’imbarcazione.
Tantisimi i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore all’indirizzo della famiglia dei deceduti. Uno di questi è proprio per Claudio. “Ti ho conosciuto come un ragazzo d’oro, sincero, pieno di volontà, passione e voglia di fare, mi chiamavi e mi scrivevi perché amavi il tuo lavoro, lo amavi con la genuinità di chi è cresciuto con il desiderio di seguire le orme del proprio padre. Quando si esce in mare si accetta il fatto che il rischio zero non può esistere ma questo è veramente troppo da sopportare” – così recita uno dei messaggi di un amico.