Emanuela Chirilli, una giovane di 28 anni residente nella provincia di Lecce, è deceduta nella notte tra il 28 e il 29 novembre in un incendio divampato all’interno del B&B “Il Covo degli Angioini”, situato in piazza Municipio, nel cuore di Napoli. La ragazza era arrivata in città per un breve soggiorno e avrebbe dovuto ripartire oggi. Aveva scelto la struttura per trascorrere una sola notte in città, ma il viaggio si è tragicamente concluso.
L’allarme è scattato intorno alle 4 del mattino, quando una segnalazione di un incendio in corso ha mobilitato le squadre di emergenza. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, insieme alla Polizia di Stato, e hanno constatato che le fiamme, fuoriuscite da un balcone, avevano lambito anche il piano superiore dell’edificio situato al civico 84 di piazza Municipio. Fortunatamente non si sono registrati danni strutturali all’edificio, ma il bilancio è raggelante: il corpo senza vita della ragazza è stato trovato al settimo piano, nell’appartamento invaso dal fumo.
Le ipotesi sulle cause dell’incendio
Secondo una prima ricostruzione, l’incendio potrebbe essere stato provocato da un corto circuito. I vigili del fuoco, durante il sopralluogo, hanno rinvenuto una multipresa gravemente danneggiata che potrebbe essere stata l’innesco del rogo. La giovane, secondo le prime risultanze, sarebbe morta per asfissia causata dalle esalazioni. La Polizia Scientifica sta effettuando rilievi approfonditi per confermare le cause del rogo e per ricostruire la dinamica del triste accadimento. L’incendio ha avuto pesanti conseguenze sulla viabilità: piazza Municipio, situata in una delle aree più trafficate del centro cittadino, è rimasta parzialmente bloccata a causa delle operazioni di spegnimento e soccorso. Sono inoltre in corso accertamenti amministrativi sulla regolarità della struttura ricettiva.
Cordoglio e interventi
Il presidente dell’Abbac (Associazione dei B&B e Affittacamere della Campania), Agostino Ingenito, si è recato sul posto per esprimere il proprio cordoglio alla famiglia di Emanuela e per ringraziare i vigili del fuoco per il pronto intervento, che ha evitato il propagarsi delle fiamme agli altri appartamenti del palazzo. La disgrazia ha scosso profondamente non solo la comunità leccese, dove la giovane era conosciuta, ma anche quella napoletana, che si interroga sull’adeguatezza delle norme di sicurezza in strutture ricettive di questo tipo. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare piena luce sull’accaduto e individuare eventuali responsabilità.