Imbrattano il portone d’ingresso del Duomo di Milano

Segni di vernice bianca sono stati trovati sulla porta centrale in bronzo, all’altezza dei bassorilievi che ritraggono la Passione di Cristo. Le scritte sono senza senso e non fanno riferimento a nulla di particolare

Imbrattano il portone d’ingresso del Duomo di Milano

Gli atti vandalici su opere d’arte e strutture architettoniche di pregio continuano a invadere l’Italia. L’ultimo riguarda il simbolo per eccellenza della città di Milano, ovvero il Duomo. Il portone d’ingresso è stato rinvenuto ieri con dei segni di vernice bianca che qualche teppista ha spruzzato facendo diventare il portone tutto imbrattato come una tela. La bellissima cattedrale di Santa Maria Nascente sembrava deturpata da quelle scritte insensate, che ostruivano la bellezza del portone agli occhi dei turisti.

Il gesto vandalico è stato commesso nella notte tra mercoledì e giovedì, quando dei vandali, forse stanchi o annoiati, hanno pensato che per divertirsi forse imbrattare la “Porta di Maria” sarebbe stata una novità. Le scritte sono state fatte con della vernice bianca, che gli scellerati hanno spruzzato nei bassorilievi che ritraggono la Passione di Cristo. Anche sul portone laterale sono state impresse delle scritte e qui con una vernice di colore diverso, infatti era azzurra.

Le lettere spruzzate compongono la parola “Distuvy“, una scritta che sembra non avere alcun significato e non si riferisce a movimenti religiosi o gruppi di qualsiasi tipo. Presto sono state avviate le operaioni per pulire il portone e sono stati calati dei teli che hanno coperto le scritte. I lavori sono stati celeri e già nel pomeriggio sono quasi terminati. Prima di procedere alla pulitura la scientifica ha provveduto a fare i dovuti rilievi mentre i Carabinieri stanno esaminando le telecamere esterne per osservare le riprese e individuare i vandali che hanno scritto con la vernice.

Le indagini sono condotte da Elio Ramondini, pm della Procura di Milano, che ha anche condotto altre inchieste sui vari writers che a Milano hanno provocato diversi disagi. Per il reato di associazione a delinquere il gup aveva condannato i writers conosciuti coi nomi di Zede e Hrvey. Costoro avevano parlato di ciò che avevano fatto su Facebook, e se ne vantavano. In passato Ramondini aveva già individuato alcuni writers che avevano fatto dei graffiti su un treno diretto a Gessate, incuranti dei passeggeri che stavano all’interno. In quell’occasione i vandali assalirono il convoglio spaventando anche i passeggeri, cosa che è stata ampiamente condannata dai giudici.

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