Ormai si sa, i social sono gioie e dolori. Possono permettere di conoscere storie, ma anche incitare all’odio. In alcuni casi, possono essere causa di provvedimenti disciplinari presi nei confronti dei dipendenti come successo a Bari. Un’infermiera, dopo che una madre non ha riconosciuto il figlio che ha partorito, ha espresso sul suo profilo social la propria opinione definendola “ingrata”. Un’espressione per cui sono in corso provvedimenti disciplinari nei suoi confronti.
La legge, tra l’altro consente, di partorire la propria figlia, come in questo caso e di non riconoscerla, magari affidandola ad enti come gli ospedali che possano prendersene cura e quindi poi adottarla. Le parole dell’infermiera sono state la causa per cui ora dovrà presentarsi davanti alla commissione disciplinare per dare la sua versione dei fatti.
Saverio Andreula, presidente dell’Ordine degli Infermieri, ha già detto che la donna si è immediatamente scusata rimuovendo anche il post con la parola che le è costata il provvedimento disciplinare. Sono state considerate molto serie le parole pronunciate dall’infermiera anche perché il “nostro codice deontologico vieta l’esprimere valutazioni sugli assistiti che vanno sempre protetti”.
Una bambina nata qualche settimana fa di cui si occuperà ora il Tribunale dei minori in modo da capire quale sarà il suo destino. L’infermiera rischia alcune sanzioni come il richiamo, la sospensione dell’ordine arrivando anche alla censura, proprio come ammette Andreula.
Il post dell’infermiera, tra l’altro madre, sarebbe stato segnalato da un cittadino che ha chiesto spiegazioni al riguardo per cui sono partite immediatamente verifiche e controlli. A quel punto, è stata inviata una lettera di chiarimenti all’infermiera che ha scritto il post, la quale ha provveduto a rimuoverlo, ma anche ad ammettere di essere stata “maldestra nella pubblicazione”.
Qualche utente, sui social, però, supporta e sostiene l’infermiera la quale non ha violato la legge sulla privacy dal momento che non ha fatto riferimento a nomi di persona o di luoghi.