Il 14 ottobre 2024 la Nasa, con la collaborazione di SpaceX, ha spedito nello spazio la sonda Europa Clipper, un mastodontico oggetto di 6 tonnellate dotato di ben 9 importantissimi strumenti scientifici. Si tratta di un viaggio della durata di 6 anni, poiché bisogna attendere l’anno 2030 per vedere finalmente Europa Clipper a lavoro con 49 fly-by attorno a Giove. La sonda è partita con la massima potenza, grazie alla spinta del vettore Falcon Heavy di SpaceX, un lanciatore pensato dall’agenzia spaziale privata di Elon Musk per il lancio di sonde pesanti nello spazio.
È da quando la sonda Galileo ci ha rivelato la possibile presenza di acqua nel sottosuolo di Europa che si è giunti all’accanita esplorazione di questo insolito satellite, così vicino alla vita per la presenza di ampie distese di ghiaccio sulla sua superfici. È il sospetto di trovarci di fronte a un ambiente “terrestre” per la presenza di acqua che ha indotto gli scienziati a conoscere meglio la luna gioviana, probabilmente piena di risposte sull’origine della nostra vita. Si pensa infatti che sotto quella coltre ghiacciata di Europa ci sia un quantitativo acquoso molto maggiore di quello terrestre, e ciò ha fatto supporre che ci sia vita microbica extraterrestre.
Come fatto dalla missione Galileo partita nel 1989 e così chiamata per omaggiare la scoperta di Galileo Galilei del moto delle lune attorno a Giove, così Europa Clipper, con un costo di 5 miliardi di dollari, si propone di svelare i segreti del satellite, con l’obiettivo di confermare le ipotesi formulate negli ultimi anni dalla Terra. Esiste davvero dell’acqua sotto la crosta lunare? Com’è fatta veramente la sua superficie?
Per esplorare un satellite di un pianeta così radioattivo come Giove, capace di azzerare l’utilizzo degli strumenti scientifici e dei pannelli solari della sonda in pochi mesi, gli ingegneri della Nasa hanno deciso di orbitare con delle ellissi l’intero pianeta, avvicinandosi con 49 fly-by a una distanza compresa tra i 25 e i 2700 km. Ciascun sorvolo comprenderà una porzione differente dal satellite, di modo da esplorarne la topografia in toto. Europa Clipper è protetta da pareti di fogli di alluminio e zinco, mentre tutta la parte elettronica è installata nel nucleo della sonda.
Tra i 9 preziosi strumenti, l’oggetto spaziale della Nasa è dotato di tecnologie capaci di fotografare il satellite ad alta risoluzione, individuare la composizione dell’esosfera, lanciare dei radar a distanza capaci di scoprire la reazione del ghiaccio e dell’acqua nel sottosuolo, di un magnetometro e di un misuratore del plasma.
Inoltre, il progetto americano ha previsto in passato anche il rilascio di un lander lunare di un millimetro di diametro allo scopo di indagare la chimica della superficie di Europa, un piano di esplorazione successivamente tagliato dall’amministrazione Trump.