Firenze, Elena, in cerca di casa da un anno: "Dormo in auto perché nessuno vuole il mio gatto"

Dopo la rottura con il suo compagno, si è trovata costretta a lasciare la casa condivisa, ma ha scoperto che la sua vera difficoltà non era il costo degli affitti, ma la presenza del suo gatto.

Firenze, Elena, in cerca di casa da un anno: "Dormo in auto perché nessuno vuole il mio gatto"

La ricerca di un appartamento in affitto si sta rivelando un vero e proprio calvario per Elena, una trentaduenne fiorentina che, a un anno dalla rottura con il suo compagno, si trova costretta a cercare una nuova sistemazione per sé e per il suo amato gatto, Picasso. La storia di Elena mette in luce una problematica sempre più comune: l’assenza di disponibilità di alloggi che accettano animali domestici, un problema che si somma all’aumento dei costi delle locazioni.

Elena racconta di come, dopo la fine della sua relazione, abbia dovuto lasciare la casa condivisa, trovandosi nella necessità di trovare un nuovo alloggio. “Circa un anno fa mi sono lasciata col ragazzo con il quale convivevo e sono stata costretta a lasciare la casa, perché da sola non potevo permettermi di pagare un affitto così alto“, spiega. Nei sei mesi di preavviso, ha avviato una ricerca attiva di un appartamento, ma ha scoperto che la sua vera sfida non era tanto il costo, ma piuttosto la presenza di Picasso, il suo gatto di sei anni. 

Elena ha fatto richiesta per almeno ottanta appartamenti, ricevendo sempre la stessa risposta: un netto rifiuto. “Nonostante un contratto a tempo indeterminato ho sempre ricevuto risposte negative. Tutto questo per un gattino“, lamenta. La situazione è giunta al punto in cui alcuni proprietari hanno persino suggerito di abbandonare il suo animale domestico o di lasciarlo in una pensione. “Ovviamente io non ci penso neanche, piuttosto sto in mezzo alla strada“, afferma con determinazione.

La ricerca di un luogo dove vivere si è trasformata in un’esperienza estenuante e frustrante. Elena ha dovuto affrontare la difficoltà di trovare un appartamento che accettasse animali, ma le alternative sono state limitate. “Non posso lasciare Picasso tutto il giorno in macchina mentre io sono al lavoro“, racconta. In cerca di soluzioni, ha persino considerato di soggiornare in albergo, ma le cifre richieste, quasi 2000 euro al mese, erano insostenibili. 

La mancanza di opzioni accessibili e adatte ai suoi bisogni ha portato Elena a una situazione di grande stress e disperazione. “Sono disperata“, dice, evidenziando non solo le difficoltà pratiche di trovare un’abitazione, ma anche l’aspetto emotivo legato al suo legame con Picasso.

 

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