La storia come si sa ci mette spesso dinanzi scoperte savvero clamorose, in grado di riscrivere alcuni passaggi di molti eventi che conosciamo. E sicuramente tutti conosciamo la storia e le vicende di Cristoforo Colombo, il noto esploratore e navigatore che scoprì l’America nel 1492, precisamente il 12 ottobre di quell’anno. Solitamente proprio con l’arrivo di Colombo in America si fa coincidere la fine del Medioevo.
Anche per quanto riguarda le date, c’è da precisare, si tratta di convenzioni storiche che vengono utilizzate dagli storici per poter suddividere la storia dell’umanità in periodo ben definiti e avere quindi una cronotassi delle epoche a cui sono stati appunto dei nomi. Sicuramente una persona come Colombo non sapeva di vivere nel Medioevo, così un Leonardo non sapeva di vivere nel Rinascimento. L’età moderna e contemporanea ha dato quindi i nomi alle varie epoche che si sono succedute. E tutti, tornando a Colombo, sappiamo che egli era genovese. E se le cose non stessero così come abbiamo sempre pensato? A dimostrarlo sono stati due studiosi spagnoli.
Colombo era spagnolo e ebreo
Secondo quanto affermato da Miguel Lorente, esperto forense dell’Università di Granada, che ha condotto gli studi assieme ad una equipè da lui guidata, Cristoforo Colombo non avrebbe assolutamente natali italiani, ma bensì spagnoli ed ebrei. La notizia ha sconvolto la comunità accademica ed è stata data nel corso dello speciale “Dna di Colombo: la vera origine” trasmesso dall’emittente Rtve proprio nella sera del 12 ottobre 2024.
Nell’anno dell’anniversario si sono puntati i fari quindi sull’identità del noto navigatore, che con la Nina, la Pinta e la Santa Maria, le tre caravelle appunto, arrivò in America il 12 ottobre del 1492. “Abbiamo il Dna di Cristoforo Colombo, molto parziale, ma sufficiente e anche il Dna di Hernando Colon, suo figlio” – così ha affermato Lorente.
“Il Dna indica che l’origine di Cristoforo Colombo risiede nel Mediterraneo occidentale” – così ha cominciato poi ad entrare nel vivo della questione lo studioso. Per cui Lorente ha affermato che le origini del navigatore che escluse la Francia e la Sicilia, gli unici luoghi come origine dove vi erano comunità ebraiche i più consoni per la nascia di Colombo sono l’area mediterranea spagnola e le Baleari. Qui infatti vi sarebbe stata una folta presenza ebraica.
“Se non c’erano ebrei a Genova nel XV secolo, la probabilità che fosse originario di li’ è minima. Non c’era nemmeno una grande presenza ebraica nel resto della penisola italiana, il che rende le cose molto incerte” – così chiosa Lorente. La comunità scientifica sta guardando già con scetticismo a questa scoperta che rivoluzionerebbe le nostre conoscienze su Colombo. Per molti la ricerca prima di essere divulgata doveva passare attraverso degli studi incrociati peer review per essere appunto “ufficiale”. “Niente sarà pubblicato prima che l’indagine sia completa” – così ha affermato Lorente. Si ricorda che Colombo morì a Valladolid, in Spagna, nel 1506, ma in vita aveva desiderato essere sepolto sull’isola di Hispaniola, l’odierna Repubblica Dominicana e Haiti. I suoi resti furono portati li’ nel 1542, poi trasferiti a Cuba nel 1795 e poi a Siviglia nel 1898.