UK, uomo sfigurato cacciato da un ristorante: “Spaventa la clientela”

Oliver Bromley, affetto dalla neurofibromatosi di tipo 1, racconta di essere stato cacciato dal personale di un ristorante perché il suo aspetto spaventava i clienti. “Non voglio ritorsioni, ma aumentare la consapevolezza su questa condizione”.

UK, uomo sfigurato cacciato da un ristorante: “Spaventa la clientela”

Un uomo con una deturpazione facciale ha rivelato che gli è stato chiesto di lasciare un ristorante di Londra dal personale del locale, che ha sostenuto che l’aspetto dell’uomo stava “spaventando i clienti“. Il protagonista della triste vicenda, avvenuta ad agosto, si chiama Oliver Bromley ed è affetto da neurofibromatosi di tipo 1.

La neurofibromatosi di tipo 1, detta anche malattia di von Recklinghausen, è una rara patologia genetica che causa la nascita di forme tumorali non cancerose lungo il sistema nervoso, che possono crescere in qualsiasi parte del corpo. Oliver si trovava presso il King’s College Hospital, nel sud della capitale inglese, per sottoporsi ad alcune cure per la sua condizione, quando ha deciso di mangiare fuori invece che mangiare in ospedale.

Quando però si è presentato a fare un ordine in un ristorante a Camberwell, il personale gli ha detto che c’erano state lamentele sul suo aspetto. “Sono entrato ed ho notato un cartello che diceva che il locale accettava solo contanti, quindi sono uscito subito per ritirare i soldi contanti”, ha spiegato l’uomo alla stampa.

Sono tornato al ristorante per ordinare e mi hanno detto di ‘per favore, vattene’, perché, a loro dire, stavo ‘spaventando i clienti’ e c’erano state lamentele su di me“, continua il suo racconto. “Tra la prima volta che sono entrato e quando sono tornato non c’era stato abbastanza tempo  perché qualcuno si lamentasse di me, quindi ovviamente il personale del ristorante non era felice del mio aspetto“. 

L’uomo non ha contestato la decisione, e si è allontanato dal locale “abbastanza in fretta“. Oliver  ha deciso di non rivelare pubblicamente il nome del ristorante in quanto “non vuole ritorsioni“, ma il suo intento è quello di aumentare la consapevolezza sulla sua condizione. “È una cosa orribile che è successa. L’ho presa molto sul personale quel giorno“, ha detto.

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