Le ultime rivelazioni non riguardano Madonna di Campiglio, lì dove avvenne la fine sportiva di Pantani, ma sono sul decesso del ciclista che si verificò a Rimini nel 2004. Due testimoni, che all’epoca erano agenti della scientifica, affermano con sicurezza che prima di loro, nella stanza dove accadde il fatto nefasto, entrarono altre persone.
Marco Pantani, considerato da molti esperti dello sport in questione il miglior scalatore di tutti i tempi, fu trovato senza vita il giorno di San Valentino di 20 anni fa. Era esattamente il 14 febbraio del 2000 e ancora oggi non ci sono certezze su cosa sia realmente accaduto quel giorno dentro quella stanza del residence Le Rose di Rimini.
Questa novità, che altre persone siano entrate nel luogo del delitto prima di quelle che, per dovere, avevano il compito di effettuare i rilievi rappresenta comunque un’ anomalia. “Ci diedero disposizioni affinchè aspettassimo fuori”, queste le parole dei poliziotti riportate all’agenzia stampa La Presse.
Sportivamente parlando, Marco fu “eliminato” 5 anni prima a Madonna di Campiglio, a due tappe dalla conclusione del Giro d’Italia ’99, con la vittoria praticamente in tasca. Il romagnolo venne squalificato a causa dell’ematocrito troppo alto. Guidava la classifica generale con un vantaggio siderale (erano quasi 6 i minuti di vantaggio sul secondo corridore). Se avesse vinto Pantani ci avrebbe perso la… Camorra, si perchè si parla che ci fosse un ingente giro di scommesse che puntava, al contrario, sulla debacle del Pirata.
La procura di Trento è al lavoro per fare luce, bisogna dimostrare l’ipotesi per la quale il ciclista di Cesenatico è stato vittima di un’alterazione dei valori ematici e che questa sia imputabile alla criminalità organizzata e al suo giro di scommesse. Spera di ottenere giustizia per trovare un po’ di pace – senza che però nessuno possa mai restituirle suo figlio – la mamma del campione, Tonina Belletti.