Fingono di avere 18 figli per incassare i soldi dello Stato: condannati

Dal Regno Unito, una coppia finge di avere 18 figli incassando tutti i soldi dello Stato, ma la loro truffa è stata scoperta per cui è arrivata la condanna per entrambi i coniugi.

Fingono di avere 18 figli per incassare i soldi dello Stato: condannati

Al giorno d’oggi, le persone sono disposte a tutto pur di arrivare a incassare del denaro. Alcuni si spacciano per ciò che non sono oppure accade che fingano di essere genitori di tantissimi figli proprio per incassare i soldi dello Stato. L’ultimo caso arriva dal Regno Unito dove una coppia ha finto di avere ben 18 figli arrivando a incassare 356 mila Euro dallo Stato.

Tracy Ashbridge e il marito Robert Ashbridge sono una coppia di 44 anni che è riuscita per anni a ingannare e truffare lo Stato. La coppia ha 3 figli, ma finge che siano disabili dichiarando di averne altri 15 per un totale di 18 figli incassando così i soldi dello Stato. Grazie al fatto che la moglie lavora per un’associazione che ha il compito di riscuotere le tasse, intascano una somma di 356 mila Euro. 

La storia o meglio la truffa di questa coppia ha inizio nel 2012 quando la donna comincia a lavorare per un’associazione che si occupa di fisco nel Regno Unito. Qui partorisce l’idea di dichiarare l’invalidità per i tre figli esistenti e poi fanno leva sugli altri 2 con lo stesso metodo ottenendo così delle agevolazioni fiscali. 

Da quel momento, comincia la vera e propria truffa arrivando anche a falsificare i dati bancari di altre famiglie e arrivando a fingere di avere un totale di 18 bambini. In base a quanto raccontato dal pm, il marito era a conoscenza di questa truffa, ma ha partecipato attivamente al piano per cui avrebbero dovuto incassare 435 mila Euro prima di essere scoperti. 

In seguito, è arrivata anche la condanna di 2 anni e 4 mesi per la donna, mentre per il marito vi è il provvedimento di pena spesa. La coppia avrebbe dovuto risarcire lo stato dell’intera somma, ma sono sprovvisti di denaro. A quel punto, il giudice ha fissato a 2.50 Euro la cifra da restituire sperando in futuro di risarcire l’intera somma. 

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