È venuto a mancare Ottaviano del Turco, esponente di spicco della politica italiana. A 79 anni se n’è andato un personaggio che ha rivestito cariche importanti come quella di ministro e governatore della regione Abruzzo. Nativo di Collelongo, comune della provincia de L’Aquila, è stato sindacalista Cgil e ultimo segretario nazionale del Psi.
La notizia del suo decesso è stata accolta con grande rammarico da Ignazio La Russa, presidente del Senato, che ha commentato la sua scomparsa dicendo che Del Turco è stato una figura di rilievo nella politica nazionale. Anche Bobo Craxi ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Del Turco, e lo ha ricordato come un Socialista di fede e di cuore, un dirigente sindacale e politico che ha vissuto con impegno un periodo importante della storia del nostro paese.
Del Turco, infatti, è stato un fervente sindacalista, entrato nel ’68 nella federazione dei metalmeccanici, la Fiom. Nell’83 è diventato il numero due della Cgil, dapprima con Luciano Lama e Antonio Pizzinato, poi con Bruno Trentin. Entrato in politica negli anni ’90, ha ricoperto l’incarico di segretario del Psi nel ’93.
L’anno successivo è stato eletto alla Camera nei Socialisti democratici Italiani (Sdi) e per quattro anni ha guidato la Commissione Antimafia. Come esponente dell’Ulivo, nel 2000 è stato nominato ministro delle Finanze nel secondo Governo Amato, mentre nel 2004 è stato eletto al Parlamento europeo. Dal 2005 ha svolto il ruolo di amministratore, che ha con la carica di presidente della Regione Abruzzo.
Purtroppo, nel luglio del 2008 la sua carriera pubblica ha subito una definitiva battuta d’arresto a causa del suo coinvolgimento in un’indagine sulla sanità abruzzese. Riguardo alle sue vicende giudiziarie, il leader di Iv Matteo Renzi ha detto che Ottaviano Del Turco è stato vittima della mala giustizia. Anche Pier Ferdinando Casini lo ha ricordato con commozione, definendolo un uomo d’altri tempi, vittima di ingiustizie, che però ha affrontato con grande dignità e fiducia nelle istituzioni.