Si tuffa nel fiume per il caldo e non riemerge: deceduto ragazzo di 29 anni

Episodi come questo riportano l'attenzione sui pericoli legati ai tuffi nei fiumi e nei laghi, specialmente durante l'estate, quando la tentazione di cercare sollievo dall'afa può spingere a sottovalutare i rischi.

Si tuffa nel fiume per il caldo e non riemerge: deceduto ragazzo di 29 anni

Una giornata di caldo estivo si è trasformata in disgrazia sul fiume Serchio, vicino a Lucca. Nella giornata dell’11 agosto, un giovane di 29 anni di origini tunisine ha perso la vita mentre cercava sollievo dalla calura nelle acque del fiume. Il giovane, che risiedeva fuori provincia, si è tuffato nelle acque del Serchio in compagnia di un amico, ma non è più riemerso, scatenando il panico tra i presenti.

Il sinistro è avvenuto intorno alle 10 del mattino, in via della Scogliera, una zona piuttosto frequentata a Nave, situata a circa 3 chilometri dal centro storico di Lucca. Appena l’amico del giovane ha realizzato che non stava più emergendo dall’acqua, ha lanciato immediatamente l’allarme. Sul posto sono intervenuti rapidamente la polizia e i vigili del fuoco, che si sono adoperati per recuperare il corpo del giovane, ormai privo di vita. 

Nonostante la tempestività dei soccorsi, per il 29enne non c’è stato nulla da fare. Gli operatori del 118, giunti sul posto, hanno tentato di rianimarlo, ma ogni sforzo è risultato vano. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno perlustrato l’area per assicurarsi che non ci fossero ulteriori pericoli.

Al momento, le cause precise del deceso del giovane non sono ancora del tutto chiare. Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stato colpito da un malore improvviso, forse legato al repentino cambio di temperatura o a condizioni fisiche preesistenti. Tuttavia, le indagini sono in corso per accertare con precisione quanto accaduto.  La polizia sta raccogliendo testimonianze e dettagli per ricostruire gli ultimi momenti di vita del ragazzo. È stata disposta l’autopsia per chiarire definitivamente le cause del decesso, un atto dovuto in casi come questo, dove le circostanze non sono del tutto limpide.

Secondo le prime ricostruzioni, il 29enne si trovava da ieri sera sotto un ponte del fiume Serchio, dove stava bivaccando con un gruppo di amici, anch’essi di origine nordafricana. La zona, conosciuta per essere frequentata da gruppi di persone in cerca di un po’ di refrigerio durante l’estate, è spesso meta di coloro che desiderano sfuggire alla calura cittadina. Questa mattina, il giovane aveva deciso di fare un bagno insieme a un amico. I due si sono tuffati nelle acque del fiume, ma mentre l’amico è riemerso senza problemi, il 29enne non è più tornato a galla. Non vedendolo più, l’amico ha subito capito che qualcosa non andava e ha cercato aiuto.

Continua a leggere su Fidelity News