La denuncia dei prezzi shock in autostrada: "Una bottiglietta costa come due casse d’acqua"

Viaggiare in autostrada durante l'estate italiana può rivelarsi particolarmente costoso, soprattutto a causa dei prezzi esorbitanti dell'acqua nelle aree di servizio.

La denuncia dei prezzi shock in autostrada: "Una bottiglietta costa come due casse d’acqua"

Viaggiare in autostrada durante l’estate italiana può trasformarsi in un’esperienza particolarmente costosa, non solo per i pedaggi e il carburante, ma anche per le piccole necessità quotidiane come l’acqua. Un racconto personale di un viaggio di ritorno dalle vacanze al mare mette in luce una delle problematiche più discusse dai viaggiatori: il costo esorbitante dell’acqua nelle aree di servizio autostradali.

Dopo una vacanza al mare, affrontare un viaggio di settecento chilometri per tornare a casa diventa un’impresa che richiede una certa pianificazione, soprattutto quando il budget è già stato intaccato dai rincari estivi. Preparare i panini e riempire le borracce d’acqua sembrava una buona strategia per risparmiare, ma con il caldo e l’inevitabile esaurimento delle riserve d’acqua, è stato necessario fermarsi in un’area di servizio per fare rifornimento. E qui arriva l’amara sorpresa: una bottiglietta d’acqua costa più della benzina.

Il prezzo dell’acqua in autostrada può superare i 3 euro al litro, ben oltre il costo medio della benzina, che si aggira intorno agli 1,919 euro al litro. In un normale supermercato, una bottiglietta d’acqua frizzante costa in media 0,89 euro al litro, e spesso è possibile trovarla in offerta a 0,75 euro. In autostrada, invece, il prezzo sale a 3,46 euro al litro, evidenziando una discrepanza che lascia i viaggiatori perplessi. Perché, ci si chiede, in molte stazioni di servizio vengono vendute solo le marche più costose, escludendo quelle più economiche che al supermercato partono da 0,22 euro per bottiglie da un litro e mezzo?

La pratica della shrinkflation, ovvero la riduzione delle dimensioni dei prodotti mantenendo invariato il prezzo, è una realtà anche nelle aree di servizio autostradali. I formati più piccoli costano di più, e trovare bottiglie da 1,5 o 2 litri diventa una vera caccia al tesoro. Spesso queste bottiglie sono nascoste in mini frigoriferi poco visibili, e sono solo poche quelle disponibili, vendute comunque a un prezzo elevato. La scelta sembra indirizzata verso i prodotti più piccoli, posti strategicamente all’ingresso e nei pressi delle casse, spingendo i viaggiatori a optare per la soluzione più costosa e meno conveniente.

L’acqua, a differenza di altri prodotti come tè, cappuccini o panini, è una necessità essenziale, specialmente durante i lunghi viaggi in estate. Mentre è facile rinunciare a un cappuccino da 2 euro o a una brioche da 2,60 euro, non si può fare lo stesso con l’acqua, indispensabile per mantenersi idratati. Tuttavia, le aree di servizio sembrano non tenere conto di questa necessità, proponendo prezzi proibitivi che penalizzano i viaggiatori.

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