Palermo: genitori di fede musulmana le vietano di studiare. Fa la maturità e li denuncia

La forza di volontà e il desiderio di proseguire di una giovane ragazza sono stati più forti di fronte a dei genitori dalla fede musulmana che le impedivano di studiare e di formare la sua istruzione.

Palermo: genitori di fede musulmana le vietano di studiare. Fa la maturità e li denuncia

Al giorno d’oggi, sono ancora molte e troppe le ragazze che, a causa di una mentalità chiusa e di una cultura patriarcale, non possono vestirsi come vogliono, ma in alcuni casi, neanche studiare. L’ultimo caso riguarda infatti una giovane di Palermo, i cui genitori di fede islamica, le impediscono gli studi, ma lei comunque va oltre la legge patriarcale arrivando anche a sporgere denuncia nei loro confronti. 

La giovane voleva semplicemente continuare gli studi portando a termine il suo percorso e quindi diplomarsi come i suoi coetanei, ma i genitori, essendo di fede musulmana, volevano impedirglielo. A quel punto, a seguito della denuncia fatta dalla giovane, sono intervenute le forze dell’ordine che hanno emesso un mandato di divieto di avvicinamento alla figlia. 

I genitori, di origine nordafricana, devono anche indossare un braccialetto elettronico in modo da stare a distanza di sicurezza dalla loro figlia che, in questo momento, è al sicuro in una struttura protetta. Secondo Repubblica Palermo, che ha raccolto la testimonianza, questa ragazza avrebbe subito anche altre vessazioni per poi decidere di raccontare tutto ai Carabinieri. 

La giovane è arrivata anche a studiare di nascosto durante tutti gli anni delle superiori. Durante il suo racconto ai Carabinieri, ha ammesso di essersi allontanata di casa, e quindi scappata, proprio perché i genitori non volevano studiasse. Lei è scappata per riuscire così a sostenere l’esame di maturità. 

Da quel momento, ha vissuto a casa di amici pur di continuare a studiare. La situazione ha preso una piega diversa quando, nel primo giorno della prova scritta di maturità, i genitori si sono presentati in classe con l’intento di farla desistere. In seguito, la giovane si è allontanata, ma il preside ha contattato le forze dell’ordine a cui la ragazza ha raccontato tutta la sua storia, a cominciare dai molti divieti e non solo, che hanno avuto inizio quando aveva meno di 14 anni. 

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