Sei persone decedute nell’hotel di lusso, avvelenate con il cianuro nel thè

Le indagini sono condotte con il supporto dell'FBI, data la nazionalità americana di alcune delle persone coinvolte. Le prime analisi suggeriscono che il responsabile abbia orchestrato questa trappola per eliminare i suoi creditori.

Sei persone decedute nell’hotel di lusso, avvelenate con il cianuro nel thè

Il Grand Hyatt Erawan Hotel, iconica struttura situata nel cuore di Bangkok, è diventato teatro di un fatto di cronaca che ha lasciato molto sgomento e preoccupazione. La macabra scoperta di sei corpi in una suite di lusso ha scatenato un’inchiesta complessa, incentrata su un sospetto atroce: una trappola orchestrata per eliminare tutti i presenti.

Verso le 17 di martedì 16 luglio, una cameriera dell’hotel ha rinvenuto i corpi senza vita di sei persone: quattro vietnamiti e due con doppia nazionalità vietnamita-americana. Il cianuro, nascosto nel thè, è stato la causa del decesso. 

L’allarme è stato dato circa 24 ore dopo il previsto checkout della camera. Una dipendente dell’hotel ha trovato i corpi stesi al suolo, con la tavola della cena ancora imbandita. Le tazze di thè e caffè erano le uniche cose toccate dai commensali. Sui corpi non c’erano segni, ma presentavano “bava alla bocca“, chiaro segnale di avvelenamento.

Le indagini hanno rapidamente puntato il dito su Sherine Chong. La donna aveva ricevuto ingenti somme di denaro in prestito da due delle persone coinvolte per degli “investimenti” che si sono rivelati truffe. Thi Nguyen Phuong e Hong Pham Thanh, proprietari di un’impresa edile, avevano finanziato la costruzione di un ospedale in Giappone, che si è rivelato essere un progetto fraudolento

Ulteriori sospetti sono stati sollevati dal comportamento di Chong. Secondo il personale dell’hotel, è stata lei a invitare tutti nella sua stanza, ordinando cibo e bevande. Ha insistito per preparare lei stessa il thè, rifiutando l’aiuto del cameriere. Gli ospiti sono arrivati nella stanza tra le 14:05 e le 14:17, e nessun altro è entrato fino alla scoperta dei corpi il giorno successivo.

La suite era occupata da persone che avevano prenotato stanze differenti all’interno dell’hotel, ma si erano ritrovate tutte lì, presumibilmente per discutere questioni finanziarie. Le persone non hanno consumato nulla tranne il thè, nel quale sono state trovate tracce di cianuro. Una settima persona, la sorella minore di una delle vittime, era partita per Da Nang la settimana precedente e non è coinvolta nel caso. 

Continua a leggere su Fidelity News