La corsa all’intelligenza artificiale nel settore degli smartphone ha raggiunto il suo culmine, con aziende come Google e Samsung che cavalcano l’onda dell’innovazione. L’abbandono della produzione di smartphone tradizionali in favore di dispositivi AI-oriented, come nel caso di Meizu, testimonia l’entusiasmo del settore per questa nuova frontiera tecnologica. Ecco perché gli analisti di Counterpoint Research hanno stilato una classifica dei 10 smartphone più venduti con supporto alla GenAI (generative AI) nei primi tre mesi del 2024.
Secondo i dati, la quota di smartphone abilitati GenAI è cresciuta dallo 1,3% nel quarto trimestre del 2023 al 6% nel primo trimestre del 2024, con il 70% di essi appartenenti alla fascia premium del mercato.
In questa nebulosa arena, Samsung ha giocato un ruolo predominante, con i suoi tre modelli Galaxy S24 che rappresentavano il 58% degli smartphone AI venduti nel periodo considerato. Uno sguardo al diagramma rivela interessanti rapporti di vendita tra i diversi modelli. Ad esempio, Xiaomi 14 ha venduto quattro volte meno del Galaxy S24 Ultra, che occupa solamente il quinto posto nella classifica delle vendite globali.
Ancora più significativo è il divario tra Xiaomi 14 Pro e il leader della classifica, con un distacco di circa otto volte. Google Pixel 8 Pro, invece, pur essendo considerato un pioniere nell’implementazione dell’intelligenza artificiale, rimane indietro di quasi sedici volte rispetto al modello Samsung di punta. Tuttavia, va considerato che il marchio “smartphone AI” può essere applicato con facilità anche a dispositivi che utilizzano applicazioni di terze parti per sfruttare funzionalità AI.
Pertanto, le previsioni di un ulteriore aumento della quota di smartphone GenAI fino all’11% entro la fine del 2024 potrebbero essere conservative, date le basse barriere all’ingresso in questo mercato. In sintesi, se da un lato l’intelligenza artificiale rappresenta un ambito di grande interesse e innovazione nel settore degli smartphone, dall’altro rimane da vedere se il marchio “AI” sia effettivamente un indicatore di prestazioni superiori o se sia più un mero strumento di marketing. Resta comunque certo che la competizione in questo campo promette di essere sempre più accesa e che i consumatori potranno beneficiare di un’ampia gamma di opzioni innovative nel prossimo futuro.