Un destino crudele ha spezzato la vita di Azzurra Carnelos, 33 anni, nella notte di sabato, a causa di una neoplasia al seno. Nonostante la patologia, Azzurra ha scelto con coraggio di portare avanti la sua gravidanza, dando alla luce il piccolo Antonio, il figlio tanto desiderato. La neoplasia era già comparsa una prima volta nel 2019, ma dopo le cure iniziali, Azzurra era stata considerata guarita dai medici.
La paura che le chemioterapie potessero impedirle di avere figli era forte, ma contro ogni previsione, a febbraio del 2023, scopre di essere incinta. La gioia di lei e del marito Francesco era immensa. Tuttavia, durante gli esami legati alla gravidanza, la neoplasia si era manifestata nuovamente. Azzurra non si è persa d’animo: ha scelto di proseguire la gravidanza e a 32 settimane ha dato alla luce Antonio.
La giovane mamma non si era mai arresa, mantenendo sempre il sorriso. “Stai tranquilla mamma, andrà tutto bene“, aveva detto alla madre Antonella, cercando di tranquillizzarla. Il suo percorso si è concluso questo weekend. Azzurra, oltre ad essere stata una studentessa brillante e una persona dolce e gentile, aveva sentito in sogno la voce della nonna, anch’essa deceduta per una neoplasia al seno, che la incitava a farsi visitare da un medico. Questo sogno si rivelò profetico e le permise di ricevere una diagnosi tempestiva.
Ora, il piccolo Antonio crescerà sapendo della forza e del coraggio di sua madre, una donna che ha vissuto fino all’ultimo per lui. La famiglia ringrazia il reparto di Neonatologia del Ca’ Foncello di Treviso per le cure prestate e annuncia che le offerte raccolte durante il funerale di Azzurra saranno devolute a questo reparto. Il funerale si terrà oggi, lasciando una comunità in lutto per una vita spezzata troppo presto.
La storia di Azzurra Carnelos è profondamente commovente e riflette la complessa intersezione tra la speranza e la disgrazia. La decisione di Azzurra di portare avanti la gravidanza nonostante il ritorno della patologia mostra una straordinaria forza d’animo e un amore incondizionato per il figlio non ancora nato.