L’Albania si sta emergendo come la nuova destinazione prediletta dai pensionati italiani in cerca di un paradiso fiscale, dopo la decisione del Portogallo di abolire nel 2024 il regime di tassazione speciale per i residenti stranieri, introdotto nel 2009. La nazione balcanica offre un’attraente politica fiscale, con l’esenzione totale delle imposte per le pensioni provenienti dall’estero e una detassazione per i pensionati albanesi all’estero e i cittadini dell’Unione Europea che si stabiliscono in Albania.
Carmine Iampietro, membro dell’Associazione Pensionati Italiani in Albania (Apia), durante un’intervista con Barbara Romano per il programma Mediaset “È sempre Cartabianca”, ha condiviso la sua esperienza di trasferimento nella pittoresca cittadina marittima di Durazzo. Grazie ad una convenzione bilaterale tra Italia e Albania, spostando la residenza e rimanendo in Albania per più di sei mesi all’anno, i pensionati italiani possono ricevere la pensione lorda dall’Italia. Iampietro, che prima percepiva 1150 euro di pensione mensile in Italia, ora guadagna 1500 euro lordi in Albania.
Altri pensionati italiani hanno seguito un percorso simile, attirati dalle prospettive di risparmio significativo e da una qualità della vita superiore. Una coppia di pensionati intervistata ha rivelato che in Albania riescono a risparmiare fino a 25mila euro all’anno, una somma ben superiore a quanto potessero mettere da parte in Italia.
La vita albanese offre un costo della vita molto più accessibile, con prezzi bassi per beni e servizi quali aperitivi, corsi di ballo, e cene al ristorante. Isabella Ruggeri, che lavora in un’agenzia di trasferimenti all’estero, ha evidenziato come il costo di un piatto di spaghetti ai frutti di mare sia solo sette euro e cinquanta, e un fritto misto meno di dieci euro.
Dal periodo della pandemia, l’Albania ha visto l’arrivo di circa duemila pensionati italiani, un numero che si prevede possa aumentare con l’evolversi della politica fiscale portoghese. Questa tendenza sottolinea un mutamento nelle preferenze dei pensionati italiani, che ora cercano destinazioni alternative al Portogallo, un tempo considerato il paradiso dei pensionati, per godere di un’elevata qualità della vita e di vantaggi fiscali.