Un uomo è stato arrestato con l’accusa di essersi tuffato nella piscina riflettente del Memoriale dell’11 settembre. L’incidente, riferisce la polizia americana, è avvenuto lunedì a New York City intorno alle 13:30, quando la polizia è stata chiamata da alcuni testimoni presso la piscina nord del monumento.
Un video pubblicato sui social mostra un uomo che giace prostrato all’interno della prima vasca e che si affaccia oltre il bordo del vuoto centrale, prima di scivolare in avanti e cadere a testa in giù. Al loro arrivo, gli agenti hanno scoperto che un uomo di 33 anni si era tuffato. Una squadra dei servizi medici di emergenza ha aiutato l’uomo, che si era ferito alla gamba sinistra e alla schiena, ad uscire dal memoriale e salire in ambulanza. È stato quindi trasportato presso il Bellevue Hospital, dove non si trova in pericolo di vita.
L’uomo è stato descritto come una “persona apparentemente emotivamente disturbata“, ha detto un portavoce dell’Autorità Portuale. Il 33enne, il cui nome non è stato al momento rilasciato alla stampa, riceverà una valutazione mentale, mentre si valutano le accuse penali nei suoi confronti, che potrebbero includere violazione di domicilio.
Più tardi, le guardie di sicurezza sono state avvistate mentre erigevano catene attorno al memoriale per scoraggiare chiunque altro possa avere intenzione di tuffarsi. La piscina è una delle due che compongono il memoriale, costruite nei luoghi dove si trovavano le fondamenta delle Torri Gemelle, crollate durante gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.
Ciascuna piscina scende di circa 9 metri in una vasca, ed in ognuna è presente un “vuoto centrale“. di altri 6 metri. I nomi di 2983 persone che persero la vita 2001, oltre a quelli che perirono nel meno ricordato bombardamento del World Trade Center del 1993, sono scritti in bronzo attorno alle piscine commemorative.