L’atmosfera di Castelvetrano, in provincia di Trapani, è carica di tensione e contraddizioni dopo la scomparsa del noto boss Matteo Messina Denaro, avvenuta il 25 settembre a L’Aquila. La sepoltura, svoltasi in forma privata su disposizione del questore di Trapani, ha suscitato reazioni divergenti tra la popolazione, che oscilla tra l’indifferenza e la vicinanza al defunto padrino.
Una scena che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica è stata l’omaggio floreale alla tomba di Messina Denaro da parte di un cittadino comune, Salvatore, intervistato dalla giornalista di Canale5 durante il programma “Mattino Cinque News“. “Lui dava lavoro…“, ha detto Salvatore davanti alla telecamera, spiegando la motivazione del suo gesto. Un atto che ha suscitato scalpore, considerando il passato criminale del defunto e la sua continua latitanza dalla giustizia.
Il gesto di Salvatore è stato interpretato da alcuni come un atto umano di rispetto per un individuo che, secondo lui, ha avuto un impatto significativo sulla sua comunità. Tuttavia, la moralità di tributare onori a un uomo coinvolto in attività illegali e crimini gravi è oggetto di dibattito. Il riferimento a un biglietto in cui Messina Denaro esprimeva il desiderio di non avere cerimonie religiose ha ulteriormente alimentato la controversia.
“Per me Matteo Messina Denaro rappresentava una persona che dava lavoro ai suoi concittadini. Ora con la sua scomparsa non sarà più così…“, ha aggiunto Salvatore, sottolineando le terre confiscate dallo Stato, ora abbandonate, che un tempo erano coltivate sotto il suo controllo. Ha poi criticato l’incapacità dello Stato nel gestire le proprietà confiscate alla mafia, sollevando domande sulle reali conseguenze di tale inazione.
Non si tratta di un omaggio isolato. A Orgosolo, nel cuore della Sardegna, sono comparsi manifesti funebri per la scomparsa di Messina Denaro, attribuiti agli “amici di Orgosolo“. È difficile discernere se si tratti di un gesto sarcastico o di un’autentica manifestazione di cordoglio, ma le immagini dei manifesti si sono diffuse rapidamente sui social media, attirando l’attenzione del pubblico.