Non ce l’ha fatta il pilota che, dopo aver accusato un malore in volo, ha effettuato un atterraggio di emergenza. È avvenuto all’inizio di questa settimana durante il volo LA505 partito da Miami e diretto Cile, come confermato dalla stessa compagnia aerea, che ha anche rivelato la notizia del decesso del pilota 56enne Iván Andaur .
Il Boeing 787 è stato dirottato su Panama lunedì “a causa di un’emergenza medica” a bordo che ha coinvolto uno dei tre membri dell’equipaggio al comando, ha fatto sapere la compagnia LATAM Airlines. Secondo quanto riferito, il capitano è andato in bagno a metà volo, ma non è più tornato alla cabina di comando.
Un’infermiera, identificata solo come Isadora sui social media, ha dichiarato di essersi unita a una collega e a due medici nel tentativo di rianimare il pilota, che dimostrava sintomi di arresto cardiaco. Anche se l’equipaggio ha fatto del suo meglio per cercare di aiutare, la donna ha affermato che il team medico improvvisato non aveva “strumenti necessari o sufficienti“ per rianimarlo. “La LATAM deve migliorare il protocollo in caso di emergenze sanitarie e mediche come questa in cui è possibile salvare vite umane, ma sono necessarie le risorse“, ha affermato l’infermiera.
Grazie ai due co-piloti, l’aereo è atterrato all’aeroporto internazionale di Tocumen alle 23:36 dopo circa tre ore di volo. Nonostante l’uomo abbia ricevuto “ulteriore assistenza medica” dopo l’atterraggio di emergenza a Panama, il pilota alla fine ha perso la vita, ha detto la compagnia aerea.
Andaur era un pilota dell’aeronautica cilena prima di entrare in LATAM. Era sposato con Veronica Andaur, scomparsa nel 2017, e con lei aveva avuto la figlia Sofia Andaur. L’uomo ha trascorso 25 anni come dipendente LATAM, durante i quali la sua carriera è stata “distinta dalla sua dedizione, professionalità ed entusiasmo“, ha detto la compagnia.