Fu investito da un automobilista ubriaco, Andrea Chiti muore dopo 4 anni di agonia

Non ce l'ha fatta Andrea Chiti, che nel 2019 fu centrato mentre viaggiava in bici da un'auto guidata da un 25enne positivo all'alcoltest. Dopo 4 anni di agonia, lascia moglie e due figli. I funerali sabato a Calcinaia, dove viveva con la famiglia.

Fu investito da un automobilista ubriaco, Andrea Chiti muore dopo 4 anni di agonia

Si svolgeranno sabato 5 agosto alle 11 di mattina presso la Chiesa di San Giovanni Battista a Calcinaia, in provincia di Pisa, i funerali di Andrea Chiti, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari venerdì 4 agosto a soli 39 anni. L’uomo è deceduto a quattro anni dal tamponamento che lo ridusse in condizioni disperate.

Era il pomeriggio 10 giugno del 2019 quando Andrea, grande amante della bicicletta, si trovava a bordo delle due ruote sulla Bientinese. L’uomo, all’epoca 35enne, era fermo in strada in attesa di svoltare a sinistra, con l’intenzione di immettersi nella strada che collega la Bientinese con il campo sportivo di Caccialupi e la regionale Sarzanese Valdera.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia all’epoca, improvvisamente una macchina lo tamponò, facendogli fare uno sbalzo di diversi metri per poi atterrare esanime sull’asfalto. Alla guida dell’automobile c’era un giovane 25enne di Buti, che fu portato presso l’ospedale di Pontedera, dove venne sottoposto all’alcoltest il cui risultato fu positivo.

Le condizioni di Andrea apparvero subito gravissime, e fu trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Cisanello, dove venne ricoverato in prognosi riservata. Qui fu sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa, prima del ricovero nel reparto di rianimazione del nosocomio di Pisa. Dopo 4 anni in cui ha lottato per la vita, se ne è andato circondato dall’amore dei suoi familiari, che gli sono stati a fianco in tutti questi anni.

Andrea, che viveva a Calcinaia ma era cresciuto a Castelfranco di Sotto, era sposato e padre di due bambini. “Ciao Andreino, sei stato il fratello migliore che potessi avere“, ha scritto il fratello Samuel in un tributo. “Sempre con il sorriso stampato in faccia. Sempre premuroso e pieno di vita. Adesso dai gas lassù. Ti guarderò tutte le sere, sarai la mia stella più bella. Sorridi e prenditi tutta la serenità che ti hanno tolta [sic]. Sarai sempre con me“.

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