Vigilanti al cimitero per vietare l’ingresso ai migranti: "Ci vanno per lavarsi e dormire"

I critici considerano questa iniziativa discriminatoria e ingiusta, mentre il sindaco leghista, Flavio Di Muro, la difende sostenendo che mira a garantire la sicurezza, la serenità e l'immagine della città.

Vigilanti al cimitero per vietare l’ingresso ai migranti: "Ci vanno per lavarsi e dormire"

 In una decisione controversa, da lunedì 31 luglio, due guardie giurate presidiano l’ingresso del cimitero nel quartiere di Roverino, all’entrata di Ventimiglia, per impedire l’accesso ai migranti. Vestiti con baschi e divise nere, con equipaggiamento in dotazione e sguardi severi, queste guardie hanno sollevato un acceso dibattito sulla gestione dell’immigrazione nel comune di confine.

La notizia ha suscitato scalpore e proteste, poiché molti critici vedono questa iniziativa come una misura ingiusta e discriminatoria contro i migranti che tentano di raggiungere l’Europa attraverso il confine italiano. Le guardie, inoltre, sono state oggetto di aspre critiche per il loro comportamento all’interno del cimitero, dove sembrano aver usurpato i diritti dei visitatori e delle famiglie dei defunti.

Secondo alcune testimonianze locali, i migranti avrebbero usato i bagni pubblici del camposanto, lavandosi con l’acqua destinata ad innaffiare i fiori e riparandosi all’ombra degli alberi. Ancora più allarmante è l’accusa del sindaco leghista di Ventimiglia, Flavio Di Muro, il quale afferma che alcuni di loro sono stati sorpresi a dormire in diversi punti dela struttura.

Il sindaco Di Muro si è schierato a favore dell’operato delle guardie giurate, sostenendo che l’obiettivo è garantire la sicurezza, la serenità e l’immagine della città. Ha sottolineato la necessità di prevenire l’ingresso di migranti nel cimitero per consentire alle persone di pregare i propri cari senza preoccupazioni o disturbi. Inoltre, ha sottolineato che la sua priorità è la sicurezza dei cittadini, il commercio e il turismo, argomenti che hanno reso Ventimiglia un’importante destinazione turistica.

D’altro canto, molti cittadini e attivisti dei diritti umani hanno espresso la loro indignazione verso questa decisione, definendola ingiusta e razzista. Hanno sottolineato che il cimitero dovrebbe essere un luogo di pace e rispetto, dove chiunque, indipendentemente dalla loro origine, possa onorare i propri cari defunti.

La presenza delle guardie giurate all’entrata del cimitero di Roverino sta suscitando un acceso dibattito tra coloro che vedono questa misura come una protezione legittima per la città e coloro che la considerano discriminatoria e inappropriata. Mentre la questione resta aperta, è fondamentale trovare un equilibrio tra la sicurezza e il rispetto dei diritti umani, affinché Ventimiglia possa continuare ad essere una città accogliente e ospitale per tutti i suoi cittadini e visitatori.

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