Dopo anni di ricerche, la polizia ha catturato l’uomo che credono sia il cosiddetto “serial killer di Long Island“, un caso che per oltre 10 anni è rimasto irrisolto e fu trattato nel documentario di Netflix “Lost Girls”. A finire dietro le sbarre è Rex Heuermann, un architetto di 59 anni sposato e con due figli che cercava compulsivamente online aggiornamenti sulle indagini.
Heuermann è stato arrestato giovedì sera nel suo ufficio di Manhattan ed è al momento stato accusato di tre omicidi di primo e secondo grado, ma le autorità sostengono che sia collegato a 11 resti umani che sono stati scoperti nel 2010 e nel 2011 a Gilgo Beach, un luogo remoto a circa 40 miglia da New York City. L’uomo si è dichiarato non colpevole di tutti i capi di imputazione ed è al momento detenuto senza cauzione.
“Rex Heuermann è un demone che camminava in mezzo a noi“, ha affermato Rodney Harrison, commissario di polizia della contea di Suffolk, durante la conferenza stampa. “Un predatore che ha rovinato le famiglie. Se non fosse stato per i membri di questa task force, sarebbe ancora per strada oggi. Anche con l’arresto, non abbiamo ancora finito“.
Il caso venne alla luce nel dicembre 2010, quando i corpi di Amber Costello, 27 anni, Melissa Barthelemy, 24 anni, Megan Waterman, 22 anni, e Maureen Brainard-Barnes, 25 anni, furono trovati avvolti nella tela e sepolti nella palude di Gilgo Beach, a Long Island. A Heuermann vengono per ora imputati i decessi di Amber, Melissa e Megan.
Le giovani donne, scomparse tra il 2007 e il 2010, divennero poi collettivamente note come le “Quattro del Gilgo“, in un caso che ha fatto brancolare nel buio la polizia per più di un decennio. I loro resti furono scoperti per caso mentre la polizia cercava Shannan Gilbert, una escort di 24 anni scomparsa dopo aver incontrato un cliente di Craigslist a Oak Beach.
I resti della Gilbert sono stati scoperti nel dicembre del 2011, mentre due mesi dopo la polizia ha trovato altri sei corpi lungo la spiaggia. Quattro di queste erano donne, tutte giovani escort, una era una bambina e uno era un maschio asiatico che indossava abiti da donna.