La famiglia del ragazzo che sparò alla prof minaccia di denunciarla

I genitori dello studente che impallinò la docente Maria Cristina Finatti, promosso con il solo abbassamento del voto in condotta, minacciano di denunciare la prof, che accusano di diffondere informazioni "imprecise, se non addirittura false" sul figlio.

La famiglia del ragazzo che sparò alla prof minaccia di denunciarla

Negli ultimi giorni ha generato scalpore e polemica la notizia che i ragazzi responsabili di avere centrato al volto la professoressa con alcuni pallini ad aria compressa siano stati promossi con 9 in condotta. In seguito alla bufera mediatica che si è generata, che ha visto anche l’intervento del Ministero della Pubblica Istruzione Valditara, la promozione è stata confermata.

Tutti e cinque i ragazzi coinvolti hanno visto quindi passare quasi impunito il loro gesto, con il solo abbassamento del voto in condotta dopo il consiglio di classe straordinario convocato dopo le polemiche. Ora alla vicenda si aggiunge un’altro capitolo, che vede i genitori del ragazzo responsabile di avere premuto il grilletto intenzionati a denunciare la docente.

Il bruttissimo episodio aveva avuto luogo pochi mesi presso l’Itis Viola Marchesini di Rovigo. Fu qui che la 61enne Maria Cristina Finatti, insegnante di Scienze, venne impallinata dai suoi studenti, che ripresero il gesto e diffusero online il filmato per deriderla. Cinque i ragazzi ritenuti responsabili, tra i quali quello che portò in classe la pistola ad aria compressa, chi la utilizzò e chi riprese e diffuse il filmato.

Oggi la famiglia del ragazzo che sparò contro Maria Cristina Finatti ha annunciato che potrebbe agire in sede penale e civile contro la donna, per diffamazione e danni morali, se la docente proseguisse nel diffondere quelle che loro ritengono essere notizie “non veritiere” sul pentimento del loro figlio e le scuse dopo l’episodio.

Secondo l’avvocato Nicola Bergamini, che difende la famiglia, l’alunno si sarebbe scusato via mail e di persona, ed anche i genitori avrebbero porso le loro scuse alla docente. “La famiglia finora non ha mai voluto esporsi, per non alimentare il processo mediatico, ma la presenza delle prof sui media è costante“, spiega il legale, che accusa l’insegnante di avere diffuso informazioni “imprecise, se non addirittura false sullo studente.

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