Sconvolgente episodio nella chiesa di San Remigio a Torino dove un uomo di cinquant’anni, proveniente dalla città stessa, ha compiuto un gesto tanto bizzarro quanto triste. Sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sabato mattina alle 11.30, l’uomo era entrato nella chiesa situata in via Rismondo 57, nel quartiere di Mirafiori Nord, completamente nudo, iniziando a pregare. Quello che sembrava l’inizio di un episodio eccentrico ha rapidamente preso una piega sinistra.
La situazione è degenerata quando il parroco è giunto sulla scena. Il cinquantenne ha improvvisamente mostrato un comportamento violento e ha urlato al sacerdote di essere posseduto dal demonio. Poi è salito sull’altare e ha afferrato un cero, insultando il prete con movimenti pericolosi. I passanti, attirati dalle urla provenienti dall’interno della chiesa, hanno chiamato immediatamente il numero di emergenza 112.
Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente e hanno immobilizzato l’uomo per strada. Successivamente è stato necessario praticargli un massaggio cardiaco poiché aveva smesso improvvisamente di respirare, probabilmente a causa di un infarto correlato all’uso delle sostanze. È stato quindi trasportato d’urgenza all’ospedale Molinette, ma purtroppo è deceduto poco dopo il suo arrivo.
L’uomo, appena uscito di prigione, aveva già problemi fisici e psicologici legati alla sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti. Gli investigatori, dopo aver effettuato una perquisizione nel suo appartamento, situato a breve distanza dalla chiesa di San Remigio, avevano trovato tracce di sostanze stupefacenti e alcune siringhe, confermando la sua dipendenza. Questo triste episodio sembra essere stato causato dal suo stato di malessere, tanto da spingerlo ad entrare nudo in chiesa e, poco dopo, a perdere la vita a causa di un infarto.
Si tratta di un evento sconvolgente e triste che ha scosso la comunità locale. La vicenda ha evidenziato l’importanza di affrontare il problema delle dipendenze in modo adeguato e di fornire un sostegno adeguato alle persone che lottano con tali difficoltà. La tossicodipendenza, come dimostra questa storia, può avere conseguenze pesanti non solo per la salute fisica di una persona, ma anche per la sua stabilità mentale e sociale.
È fondamentale che la società si mobiliti per prevenire situazioni simili, fornendo programmi di riabilitazione e supporto a coloro che lottano con la dipendenza.