Il sommergibile Titan è imploso: finite le speranze di ritrovare qualcuno in vita

Dopo giorni di ricerche, il robot dei soccorritori ha raggiunto i fondali trovando tracce di rottami, ma ormai nessuna speranza di ritrovare qualcuno vivo: il sommergibile è imploso

Il sommergibile Titan è imploso: finite le speranze di ritrovare qualcuno in vita

Come noto ormai a tutti, da giorni erano in atto le ricerche dell’Oceangate -sommergibile in immersione per raggiungere il relitto del Titanic- scomparso da domenica che, purtroppo, si conferma definitivamente e tristemente disperso nell’Atlantico e, nonostante una maxi operazione di soccorso super costosa, si è dichiarato il tempo scaduto per alimentare ancora le speranze di ritrovare in vita i 5 passeggeri: l’ossigeno secondo i conti è finito da tempo.

Benchè si siano mobilitati mezzi militari e civili all’avanguardia di due Paesi, Stati Uniti e Canada, con droni subacquei capaci di sondare gli abissi a 6000 metri di profondità,  i risultati sono stati scarsi.

Pare che nessuno dei partecipanti fosse lì per caso o per capriccio ma fossero tutti legati a doppio filo con lo storico Titanic a cominciare dall’amministratore delegato della Oceangate -che guidava il piccolo sommergibile- sposato con Wendy, pronipote di Isidor e Ida Straus, passeggeri di prima classe dello storico Titanic, che dai racconti dei sopravvissuti alla tragedia del 1912 pare lasciarono il loro posto sulla scialuppa a giovani, donne e bambini.

Gli ultimissimi aggiornamenti riportano che i detriti sono stati trovati a circa 500 metri dalla prua del Titanic è quindi probabile che il sottomarino Titan sia imploso poco dopo la perdita dei contatti con la nave che l’aveva accompagnato nell’area di discesa verso il Titanic.

Il docente universitario inglese Nicolai Roterman, ecologo delle profondità marine e docente di biologia marina ha dichiarato che la scomparsa del Titan evidenzia i pericoli e le incognite del turismo di profondità. “Credo sia importante ricordare che per noi umani le profondità marine sono un luogo molto inospitale”, ha sostenuto. Anche la tecnologia più affidabile può fallire e quindi gli incidenti possono accadere. Con la crescita del turismo di profondità, dobbiamo aspettarci altri incidenti come questo”.

Continua a leggere su Fidelity News