Credevano di aver adottato una bambina di 6 anni: era una donna di 23 anni affetta da nanismo

Un'adozione dal finale sorprendente e inaspettato: il caso di Natalia Grace rivela una storia di inganni e pericoli che mette in discussione il sistema di adozione.

Credevano di aver adottato una bambina di 6 anni: era una donna di 23 anni affetta da nanismo

In un mondo in cui le storie di adozioni felici riempiono i nostri cuori di speranza, ci sono casi che ci costringono a riflettere sulla fragilità della realtà. Il curioso caso di Natalia Grace è una vicenda che sembra uscita da un film, ma che invece è accaduta realmente negli Stati Uniti. Una storia che ha destato grande scalpore e che il canale Investigation Discovery ha deciso di portare alla luce nel documentario intitolato “The Curious Case of Natalia Grace” (Il curioso caso di Natalia Grace).

Tutto ha avuto inizio nel lontano 2010, quando Michael Barnett e sua moglie Kristine decisero di adottare una bambina di sei anni. Ma quello che sembrava essere un lieto fine si è trasformato in un incubo per la coppia. La piccola Natalia ha mostrato fin da subito atteggiamenti strani e preoccupanti, lasciando i genitori adottivi sgomenti e confusi.

Quello che i Barnett hanno scoperto in seguito ha sconvolto la loro vita. La presunta bambina non era affatto una minorenne, bensì una persona adulta affetta da nanismo. I genitori adottivi affermano addirittura che Natalia avrebbe minacciato i loro altri figli. Una situazione degna di un thriller, ma che si è trasformata in una triste realtà nella tranquilla Indiana.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, i coniugi Barnett hanno adottato Natalia il 26 aprile 2010, credendo di avere a che fare con una bimba di sei anni. Ma ben presto le cose sono precipitate, e la presunta bambina ha manifestato comportamenti strani. Gli indizi hanno iniziato a far sospettare ai genitori adottivi che qualcosa non andasse. E così hanno deciso di denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

Nonostante la loro denuncia, i Barnett erano ancora legalmente responsabili della presunta bambina. Pertanto, nel 2012, hanno presentato una petizione a un tribunale per modificare l’anno di nascita di Natalia, passando dai nove anni ai 23. Una decisione che ha cambiato legalmente l’età della donna. Attualmente la ‘bambina’ è stata allontanata dalla famiglia.

Continua a leggere su Fidelity News