WhatsApp: alle strette nel Regno Unito, al lavoro sulle emoji animate

Gli aggiornamenti odierni relativi a WhatsApp hanno permesso di appurare il prossimo arrivo di un sistema di emoji animate per la celebre messaggistica di nuovo in contrasto con le istituzioni, questa volta del Regno Unito.

WhatsApp: alle strette nel Regno Unito, al lavoro sulle emoji animate

WhatsApp potrebbe essere costretta a lasciare il mercato britannico a causa della sua crittografia end-to-end. Nel contempo la celebre piattaforma di messaggistica sta lavorando a un sistema di emoji animate. 

I programmatori sono soliti usare librerie di terze parti per aggiungere funzionalità alle loro app. A volte ciò può essere involontariamente fonte di pericolo ma, nella maggior parte dei casi, si tratta si add-on del tutto sicuri. Anche WhatsApp ne ha fatto uso, secondo quando scoperto dai leaker di WABetaInfo che, nell’analizzare una beta per Desktop, hanno scoperto qualcosa di interessante a proposito, che coinvolge le emoji. A quanto pare, la piattaforma starebbe utilizzando la libreria Lottie che aiuta gli sviluppatori a creare delle animazioni.

In questo modo, WhatsApp potrebbe supportare le emoji animate, che aiuterebbero a esprimere meglio le emozioni degli utenti e a conferire quel tocco di simpatia in più alle conversazioni. Secondo quanto emerso, le emoji animate sarebbero di default di piccole dimensioni, ma l’utente potrebbe anche variarne la grandezza senza per questo perdere in qualità.

Una cosa strana, che potrebbe non far piacere a tutti, è come la novità sarebbe in corso di preparazione. Nello specifico, essendoci la versione animata di un’emoji, verrebbe condivisa sempre quest’ultima, anche se magari si ha una maggior preferenza per le emoji statiche che potrebbero essere in effetti meno distraenti. La speranza, comune anche ai feature tracker di WABetaInfo, è che WhatsApp torni parzialmente sui propri passi, prevedendo un pulsante nelle impostazioni che conferisca controllo su questa funzionalità.

Per ora tale funzione resta in sviluppo nella versione web/desktop di WhatsApp, ma ne è previsto lo sbarco anche nelle versioni mobili per i sistemi operativi Android e iOS. 

Intanto, WhatsApp potrebbe essere costretta ad abbandonare il Regno Unito. Alla Camera dei Lords è stato presentato un disegno di legge, l’Online Safety Bill, a firma dell’ex premier Boris Johnson, che mira a combattere gli abusi online, tra cui la piaga della diffusione di materiale pedo pornografico. Secondo quanto riporta il testo del disegno di legge, lo stesso non punta a vietare o a indebolire la sicurezza della crittografia end-to-end. Will Cathcart, CEO di WhatsApp, e i rappresentanti di altre app di messaggistica, hanno spiegato che invece il disegno di legge potrebbe consentire all’autorità di regolamentazione locale delle comunicazioni (OFCOM) o al governo di far rimuoverla crittografia per implementare un sistema di scansione preventiva dei messaggi. Nel caso le aziende di social e messaggistica si rifiutassero potrebbero subire una multa pari al 4% del loro fatturato annuo: a quel punto, come alternativa non rimarrebbe altro che ritirarsi da mercato britannico. 

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