WhatsApp: ufficiale per tutti i beta tester la companion mode

Sarà possibile aggiungere un secondo device Android al principale (Android o iPhone), in modo da poter usare il proprio account WhatsApp su due smartphone, senza che il primo debba essere connesso a internet.

WhatsApp: ufficiale per tutti i beta tester la companion mode

Lo scorso Novembre, WhatsApp ha distribuito la funzione “compaion mode” o “modalità complementare” per alcuni beta tester per Android, con la conseguenza che gli stessi potevano collegare un secondo smartphone, senza che fosse necessario mantenere la connessione attiva sul primo. Nelle scorse ore, è emerso che installando l’ultima beta Android (anche in versione “for Business“) di WhatsApp, è in distribuzione per tutti proprio la nuova companion mode.

Nello specifico, occorre fare alcune premesse. Nell’ambito dei 4 dispositivi che è possibile collegare al medesimo account, il secondo smartphone deve essere un device, telefono o tablet, Android based. Questo vuol dire che se si ha un iPhone, il secondo smartphone che aggiungiamo deve essere Android e non un altro iPhone: ciò perché la companion mode non è abilitata per connettere un secondo device iOS. A parte questo, quando qualcuno si invia un messaggio o una chiamata, questa viene erogata su tutti i device collegati, con conseguente mantenimento della crittografia end-to-end anche per le comunicazioni che arrivano, o partono, dallo smartphone secondario.

Per utilizzare la nuova funzione, procedere è molto facile. Basta installare l’ultima versione di WhatsApp beta, anche Business, sul secondo dispositivo e, nella schermata di registrazione, basta toccare il menu di overflow. A quel punto, se tutto va bene, si dovrebbe vedere l’opzione “Collega un dispositivo” e un codice QR generato.

Bene. A questo punto si può passare sullo smartphone “primario” e, dalle impostazioni, toccare la voce dei “Dispositivi collegati”. Fatto anche questo passaggio, un po’ come avviene quando si deve collegare WhatsApp web o per PC, si verrà invitati a scansionare, dall’interno dell’app sul device principale, il codice QR visualizzato sul telefono secondario Android. Completato anche questo step, partirà la sincronizzazione delle chat, con la relativa cronologia, tra tutti i device connessi e nella fattispecie col secondo smartphone Android aggiunto: il tempo occorrente dipenderà dalla quantità di materiale da sincronizzare.

WABetaInfo invita a notare come, pur essendo stata la companion mode messa in distribuzione per tutti i beta tester, “alcune funzionalità potrebbero non essere ancora disponibili, come la possibilità di gestire gli elenchi di trasmissione e pubblicare un aggiornamento di stato dal dispositivo collegato“. 

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