Indagata la pm del caso Yara: Bossetti la denuncia per la cattiva conservazione del DNA

Nella denuncia dei legali di Massimo Bossetti, all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, contro Tiziana Ruggeri l'ipotesi di deterioramento del DNA. Le possibilità di revisione del processo sono praticamente inesistenti.

Indagata la pm del caso Yara: Bossetti la denuncia per la cattiva conservazione del DNA

Non esiste nessun caso riaperto, o svolta clamorosa, nella vicenda che condanna all’ergastolo Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio. Una denuncia-querela, da parte dei legali del muratore, che ha prodotto l’iscrizione nel registro degli indagati di Tiziana Ruggeri, la pm che ha coordinato le indagini. Un atto dovuto che nelle motivazioni addotte dal gip di Venezia sottolinea la possibilità di chiarire i terimini della vicenda, da parte del magistrato bergamasco.

Insomma i messaggi, passati in questi giorni, sono stati focalizzati sulla distruzione del materiale genetico rimanente e sulla possibilità di revisione processuale. Ma non è così. I termini della denuncia riguardano invece l’ipotesi di una “cattiva conservazione” dei reperti di DNA, non utilizzati durante l’inchiesta. Perché, secondo i querelanti Bossetti &C., la Ruggeri aveva disposto il trasferimento delle provette dall’ospedale S.Raffaele di Milano -dove erano custodite- all’ufficio Corpi di reato di Bergamo. Si sostiene che, l’interruzione della catena del freddo, abbia compromesso il materiale. Tutto ciò successivamente alla denuncia respinta, con richiesta di archiviazione da parte della stessa procura veneziana, che Bossetti presentò contro la Ruggeri. Atto a cui i legali dell’ergastolano si opposero.

Non solo. Sapete quando i 54 campioni di DNA, sono stati trasferiti? Nel Novembre 2019, ergo tredici mesi dopo la sentenza definitiva. Un anno e un mese dopo. Ma durante il processo? La difesa aveva chiesto reiteratamente l’accesso ai reperti, per una ulteriore perizia. Richieste,anche queste sistematicamente respinte, poiché in tutti i gradi di giudizio si è affermato l’inesistenza di materiale idoneo a sostenere nuove analisi.

Inoltre durante il dibattimento, gli accertamenti genetici sono stati effettuati da i più eccellenti professionisti del settore: su 101 analisi, il profilo di Ignoto 1 è emerso 71 volte e anche quattro anni dopo l’arresto, il DNA ritrovato sulle mutandine della povera Yara, è risultato esattamente identico a quello di Bossetti. Stiamo parlando margini di errore, inferiore all’uno per cento.

Ma perché la Ruggeri dispone il trasferimento dei reperti? Non è così. Ne richiede la confisca, come previsto dopo una sentenza definitiva. In alternativa alla distruzione o restituzione. La confisca viene disposta dal giudice Petrillo, per questo vengono trasferiti.Le indagini di Venezia e il processo sono due strade separate. Non esistono nuovi elementi da innescare una revisione processuale.

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