Spotify migliora la realizzazione dei podcast negli ambienti rumorosi

Risolto un bug di sicurezza, Spotify ha annunciato una pratica ed utile novità che riguarda l'utenza di massa, o quanto meno coloro che sono soliti avvalersi dello spin-off Anchor per realizzare podcast in ambienti rumorosi.

Spotify migliora la realizzazione dei podcast negli ambienti rumorosi

Reduce dalla novità che le permette di proporre agli utenti Android il proprio sistema di fatturazione per abbonarsi, Spotify è tornata al centro dell’attenzione per aver sanato una falla di sicurezza in una sua piattaforma di sviluppo, e per aver introdotto un’utile miglioria in favore dei creatori di podcast. 

La prima novità riguardante Spotify afferisce al mondo dei podcast, che la piattaforma attenziona da diversi anni, come dimostrato dall’acquisto, nel 2019, per 150 milioni di dollari, di Anchor, nota struttura di supporto ai podcaster. Proprio l’app in questione, spiega il team del CEO Daniel EK in un post, ha beneficiato di una miglioria grazie all’intelligenza artificiale, che aiuterà nel registrare le proprie trasmissioni da casa, anche quando i bambini piangono o i cani abbaiano, e financo nel corso di una rumorosa convention.

Ciò avverrà grazie alla funzione “Podcast Audio Enhancement”, celata dietro un pulsante: tale funzione, che renderà superfluo il dotarsi di costose apparecchiature per ottenere lo stesso risultato, prevede che l’utente possa registrare il podcast e, poi, premere il pulsante “Migliora“. A quel punto, gli algoritmi renderanno l’episodio in realizzazione più nitido, riducendo “significativamente il rumore di fondo” e, nel contempo, portando in primo piano, per farla risaltare, la voce dell’utente.

Sempre secondo quanto spiegato da Spotify nel suo post di annuncio, la funzione Podcast Audio Enhancement prevista per l’app Anchor potrà anche, a registrazione in corso, essere disattivata, magari per paragonare in tempo reale i risultati tra la sua adottata o meno applicazione. 

Infine, un’altra lieta novità. Nel 2020, Spotify ha creato Backstage, una piattaforma open che semplifica agli sviluppatori il compito di creare dei portali, a oggi adottata da realtà importanti come Expedia e Netflix: secondo una società di sicurezza, Oxeye, una precedente versione di questa piattaforma aveva un bug di sicurezza che permetteva a un malintenzionato di eseguire del codice arbitrario, sull’applicazione di uno sviluppatore, a sua insaputa e a danno degli utenti. Per fortuna, avvertita del problema, Spotify lo ha sanato con la successiva e attuale release 1.5.1.

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