La celebre piattaforma di photo-sharing Instagram, nelle scorse ore, ha ammesso l’avvio di un test, a “tiratura limitata”, che riguarda una funzione da molti attesa, specialmente se si lavora con la piattaforma in questione. Nel mentre, prosegue lo sviluppo di un simpatico arricchimento per i profili degli utenti.
Dal 2020, usando il Creator Studio è già possibile programmare la pubblicazione dei post e, dallo scorso anno, pure quella delle Storie. In più, di recente Meta ha diramato le nuovi API Reels che, tra le altre cose, potrebbero anche permettere ai client di terze parti di acquisire funzionalità ad hoc relative ai “Rulli“, come appunto il poterli programmare perché divengano pubblicati. Il punto è che, sino ad ora, manca ancora una funzionalità per poter fare tutto ciò all’interno dell’app stessa di Instagram che, però, è consapevole di questa sua lacuna.
Lo scorso Luglio, infatti, il leaker Alessandro Paluzzi aveva scoperto nel background della piattaforma IG proprio delle righe di codice che afferivano alla possibilità di programmare, come evidenziato anche da uno screenshot estratto, la pubblicazione dei contenuti.
Qualcosa si è smosso da allora, come anticipato dall’utente twitteriano @WFBrother, che si è ritrovato la possibilità di programmare la pubblicazione sia dei normali post, che dei Reels (ma, a quanto pare, non anche delle Storie), attraverso “l’aggiunta alle opzioni avanzate nel flusso di composizione del post” di quella, integrata, appunto preposta alla pubblicazione programmata o “post-programmazione” dei contenuti menzionati
Interpellata in merito, la piattaforma Instagram ha confermato di aver avviato il test per la funzione in questione, anche se ha circoscritto l’esperimento a una piccola percentuale della propria utenza globale. Un’altra novità, in questo caso però ancora in sviluppo, è emersa grazie a Socialmediatoday, secondo cui, come scoperto sempre da Paluzzi, Instagram sarebbe al lavoro su una funzione che permetterebbe di aggiungere una canzone al profilo dell’utente, anche se diversi aspetti della funzione (tra cui l’eventuale riproduzione in automatico della canzone), risultano ancora avvolti nel mistero.