Putin annette 4 regioni ucraine alla Russia: Zelensky richiede procedura rapida per ingresso nella Nato

Sale sempre di più la tensione tra Ucraina e Russia, nonchè con l'Occidente. Il presidente russo ha annesso tramite referendum le regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Meloni, "da Putin minaccia per la sicurezza europea".

Putin annette 4 regioni ucraine alla Russia: Zelensky richiede procedura rapida per ingresso nella Nato

Stanno per arrivare forse ad un punto di non ritorno le tensioni internazionali che si stanno verificando tra Ucraina e Russia, e Occidente incluso. Gli occidentali del blocco Nato stanno difendendo a spada tratta il territorio ucraino, anche con l’invio di armi, in quanto questi ultimi a febbraio scorso sono stati invasi dalla Russia improvvisamente. Un atto di guerra deliberato che sta ormai logorando anche le economie nostrane, italiane incluse, visto che la UE e gli USA hanno adottato forti sanzioni nei confronti di Mosca.

Oggi 30 settembre 2022 potrebbe essere stata una data chiave per il conflitto russo-ucraino. Negli scorsi giorni Vladimir Putin ha indetto un referendum nelle regioni ucraine vicine al suo territorio nazionale, ovvero Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. Qui ha prevalso il sì, ma l’Occidente, inclusa l’Italia, definiscono farsa il referendum indetto dallo zar. Nel pomeriggio di oggi queste regioni sono state annesse alla Russia, che ha informato che le difenderà come il resto del territorio russo.

Meloni, “da Putin minaccia a sicurezza”

Nel frattempo la notizia dell’annessione delle 4 regioni ucraine non è piaciuta per niente a Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, il quale al termine del consiglio di sicurezza ha fatto sapere di aver chieso formalmente alla Nato di avviare la procedura di ingresso rapida del suo Paese all’interno dell’Alleanza Atlantica.

“Di fatto, abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli standard dell’Alleanza. Sono un fatto per l’Ucraina, un fatto concreto sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione. Ci fidiamo l’uno dell’altro, ci ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questo è ciò che rappresenta l’Alleanza” – queste le parole di Zelensky. Dobbiamo però precisare, questo per dovere di informazione, che che per entrare nella Nato l’Ucraina deve possedere determinati requisiti, e uno di questi è proprio di non essere in guerra contro un nemico. L’adesione a questo punto sarebbe più formale che altro, almeno per ora.

E sulla situazione in questione è intervenuta anche Giorgia Meloni, che si avvia a diventare la prima Premier donna del nostro Paese dopo la vittoria alle politiche per il rinnovo del Parlamento del 25 settembre. “La dichiarazione di annessione alla Federazione Russa di quattro regioni ucraine dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare non hanno alcun valore giuridico o politico. Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra Nazioni da parte della Russia conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali” – queste le parole di Giorgia Meloni.

Putin, “popolo ha fatto la sua scelta”

In una sala San Giorgio del Cremlino gremita di sostenitori, il leader russo Vladimir Putin ha tenuto un discorso quando in Italia erano passate da poco le ore 14:00 (le 15:00 locali di Mosca)“Il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta. Non c’è niente di più forte della volontà di milioni di persone” – così ha esordito il presidente russo.

Putin ha poi invitato l’Ucraina a terminare immediatamente le operazioni militari, ricordando a Zelensky e all’Occidente che i cittadini delle regioni annesse dopo il referendum saranno da ora in poi russi. “Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione, anche con la forza se necessario” – ha continuato Putin, che poi ha scagliato un duro monito contro l’Occidente e gli USA in particolare. Quello dell’Occidente “è un delirio, un inganno vero e proprio, con doppi e tripli standard. Con tutte queste regole false la Russia non ha intenzione di vivere” – definendo poi come “spoche bugie” quelle della Nato di non espandersi ad Est. Putin ha poi puntato il dito con gli “anglossasoni” che ha accusato di aver manomesso e danneggiato il gasdoto NordStream nel Baltico e ricordato come gli USA abbiano usato per la prima volta nella storia le armi nucleari “due volte” creando un precedente.

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