Il cadavere di un uomo mangiato dagli animali selvatici è stato trovato lunedì nei boschi californiani. Le autorità locali sostengono che sia stato un orso nero selvatico a mangiare gran parte dell’uomo, ma che non sia l’animale il responsabile della morte del 65enne.
Secondo la ricostruzione del coroner, l’uomo sarebbe morto a causa di un attacco di cuore nella sua roulette e solo in seguito l’animale selvatico sarebbe arrivato sulla scena, portando via il corpo per mangiarlo. Il vice coroner Roy Horton ha affermato che l’idea che si sono fatti è che Marion Williams sia morto all’esterno della sua roulotte, sistemata in una zona remota del sud Humboldt.
Le autorità hanno scoperto i resti dell’uomo lo scorso lunedì. A dare l’allarme gli amici dell’uomo, un volontario che era noto anche come Rainbow Mountain Walker, i quali si erano preoccupati quando non si era presentato ad un giro in motocicletta programmato per lo scorso sabato, secondo quanto riporta il quotidiano locale The Lost Coast Outpost. Un amico è andato da Williams domenica per controllare cosa fosse successo, ed ha trovato la roulotte in cui l’uomo viveva vuota e in disordine, ma con il cellulare, le chiavi e la macchina di Williams ancora presenti.
Quando non è riuscito a trovare Williams, ha fatto un giro di chiamate, ed un gruppo di ricerca è stato organizzato per il giorno successivo. Le ricerche si sono però concluse tragicamente, con il ritrovamento dei resti dell’uomo vicino alla sua roulotte.
Una dei due figli dell’uomo, Liberty, ha raccontato che era chiaro che il corpo del padre fosse stato trascinato da un grosso animale, probabilmente un orso. Le autorità sono riuscite ad identificare il corpo solo grazie alle impronte digitali. Il portavoce del dipartimento per la pesca e la fauna selvatica ha affermato che c’è stato un tentativo di catturare ed uccidere l’orso responsabile, ma le ricerche sono state fermate, dato che sono convinti che l’animale abbia ormai lasciato l’area vicino a Redway.
La figlia di Williams lo ricorda ora come “una persona dal grande cuore, che voleva aiutare tutti… voleva vedere un miglioramento nella sua comunità“. L’uomo era anche un volontario alla mensa dei poveri, dove serviva un pasto caldo ai senzatetto ogni anno per il Ringraziamento.