La vita è davvero una questione di istanti e attimi. In pochi secondi, la vita di una 23enne è stata spazzata via. La giovane Alessia stava chiedendo aiuto al suo ragazzo, al telefono con lui, quando una auto è giunta, tamponandola e causandone la terribile morte. Il fatto è accaduto nella serata di sabato 27 agosto sull’autostrada di Castel Maggiore, in provincia di Bologna, quando Alessia avrebbe dovuto raggiungere Milano Marittima, insieme ai suoi amici.
Peccato che a Milano Marittima non sia mai giunta in quanto la sua corsa è terminata prima. In autostrada, nella corsia di sorpasso, si è fermata improvvisamente l’auto e Alessia ha contattato il fidanzato per chiedergli aiuto, ma pochi secondi dopo, un Suv l’ha tamponata facendola sbalzare dall’abitacolo e, per lei, non c’è più stato nulla da fare.
In base alla dinamica al vaglio degli inquirenti, sembra che la Fiat 500, la macchina guidata da Alessia, abbia urtato il guardrail, forse in seguito a un guasto al motore, il che spiegherebbe il motivo per cui si è arrestata improvvisamente. A quel punto, la giovane, in preda al panico, ha immediatamente contattato il fidanzato che le ha consigliato di abbandonare la vettura.
Purtroppo, la giovane non è riuscita ad abbandonare l’abitacolo in quanto un Suv l’ha tamponata uccidendola. Massimo Grimaldi, il padre della giovane, afferma che hanno notizie frammentarie e riporta soltanto quanto gli ha raccontato il ragazzo della figlia. Si pensa che l’impatto sia stato violento e che il Suv sia giunto a velocità sostenuta, considerando che la macchina di Alessia è completamente distrutta.
Alessia aveva ottenuto il diploma presso un istituto alberghiero, per poi frequentare un corso da parrucchiera per aiutare la madre nell’attività familiare. Tutti quanti, a cominciare dal padre, la ricordano per una “bella ragazza solare, un po’ ribelle, rispettosa di tutto e di tutti, molto precisa sul lavoro”. Tantissimi i messaggi di cordoglio e di affetto. Nel frattempo, è stata aperta un’inchiesta per omicidio stradale.