Rubò 1 euro dalla Fontana di Trevi: dopo 11 anni, la prescrizione lo salva dal carcere

Un 64enne rubò 1 euro dalla Fontana di Trevi nel 2011. Dopo un primo processo e la condanna a due mesi e 20 giorni, l'uomo è ricorso in appello. Dopo 11 anni dai fatti, la prescrizione gli ha evitato il carcere.

Rubò 1 euro dalla Fontana di Trevi: dopo 11 anni, la prescrizione lo salva dal carcere

I tempi della giustizia italiana sono spesso oggetto di fortissime polemiche, specialmente nei casi in cui pericolosi criminali tornano in libertà a causa delle lentezze della macchina giudiziaria del nostro Paese. È diverso il caso di un 64enne che eviterà il carcere, dopo che il suo caso è caduto in prescrizione dopo 11 anni dall’avvenuto crimine.

La colpa del 64enne era quella di avere utilizzato, davanti a centinaia di turisti e numerosi membri delle forze dell’ordine, un’asta telescopica con in cima una calamita per rubare alcuni spiccioli dalla famosa Fontana di Trevi a giugno del 2011. L’uomo aveva deciso di provare a prendere alcuni soldi usando l’asta come una canna da pesca. Dopo diversi tentativi, riuscì a recuperare una moneta da 1 euro dalla fontana, ma fu fermato dalla polizia

Al fine di trarre profitto, si impossessava di una moneta presente all’interno della Fontana di Trevi, di proprietà del comune di Roma“, legge l’accusa verso l’uomo, che, pensando di rischiare al massimo una multa, si rifiutò di firmare il verbale come atto di protesta, senza sapere che rischiava un processo penale. Nonostante la difesa, approntata sul fatto che si trattasse di un solo euro rubato da una fontana, in primo grado l’uomo fu condannato a due mesi e venti giorni di carcere.

Ritenendo la pena di 80 giorni di reclusione esagerata in proporzione alla cifra rubata, gli avvocati difensori fecero ricorso in appello, ma l’udienza per il processo in secondo grado è stata fissata il 7 aprile 2022. Troppo tardi per i termini della giustizia, per i quali il crimine compiuto 11 anni fa è caduto in prescrizione, evitando quindi per l’accusato le porte del carcere.

Tradizione vuole che i turisti lancino monetine all’interno della fontana, con la speranza che il gesto porti loro fortuna. Le monete, raccolte quotidianamente dalla fontana, non entrano nelle casse del Comune di Roma, ma vanno alla Caritas in seguito ad una decisione della giunta Rutelli presa a metà anni ’90. Secondo le ultime stime, ogni anno vengono raccolti un milione e mezzo di euro.

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