È di 12 vittime e oltre 30 feriti il bilancio provvisorio del terribile incidente che ha coinvolto un autobus di turisti polacchi in viaggio in Croazia. I fedeli erano in pellegrinaggio e stavano cercando di raggiungere il famoso santuario di Medjugorje, quando il mezzo sul quale viaggiavano si è ribaltato in autostrada.
L’incidente è avvenuto sabato mattina alle 5:40 a 48 chilometri dalla capitale croata Zagreb, sulla superstrata A4 che è molto trafficata nel pieno della stagione turistica. A bordo del mezzo 2 autisti e 42 passeggeri, tra cui tre preti e sei suore, diretti verso il noto santuario cattolico, nel quale dal 31 luglio al 6 agosto è in corso il Festival dei Giovani. In prossimità di una curva sull’autostrada Budapest-Fiume, il bus è uscito di corsia e si è schiantato in un fosso.
Violentissimo l’urto, che ha ucciso tutti i passeggeri che si trovavano nelle postazioni anteriori del mezzo. I dodici morti erano infatti tutte persone sedute sui posti davanti. Undici di loro sono morte sul colpo, mentre la dodicesima è stata trasportata in ospedale, dove è stata dichiarata morta successivamente.
Tra gli altri passeggeri si contano 18 feriti gravi, alcuni dei quali versano in condizioni critiche, mentre gli altri 14 passeggeri avrebbero riportato ferite più lievi. Nessuna delle persone presenti sul mezzo è uscita illesa dall’incidente. I soccorritori, arrivati sul posto dopo circa 13 minuti, hanno descritto scene devastanti.
“Lavoro come pompiere da quasi trent’anni e non ho mai visto una strage simile“, ha commentato uno dei vigili del fuoco intervenuti nell’incidente. Mentre la stampa ipotizza che l’incidente possa essere stato causato da un colpo di sonno dell’autista, fonti ufficiali hanno finora evitato di confermare la dinamica dell’incidente. Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha confermato che tutte le vittime erano cittadini polacchi, e che il Primo Ministro croato Andrej Plenkovic ha assicurato la massima collaborazione.